La Real ha il dovere di portare gioia ai suoi fedeli

Durante la settimana che vedrà la chiusura del mercato, è stato ufficializzato il trasferimento de ‘El Conde’ Merino, dovrebbero arrivare un difensore centrale esperto e un giovane attaccante, e si conoscerà l’identità degli otto avversari nella Europa League. La squadra, la Real, affronta una sfida paragonabile a scalare la cima dell’Annapurna, noto per essere l’ottomila più difficile da conquistare: vincere in casa.

Questo dovrebbe essere routinario per una squadra che aspira a un posto nella zona alta della classifica, per un abituale partecipante ai tornei europei, ad essere affidabile di fronte ai propri tifosi, ma è diventato una crocifissione da quest’autunno: tre vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte è il triste bilancio della Real nei suoi ultimi 13 incontri casalinghi.

La partita di stasera contro l’Alavés (Anoeta, 21.30, DAZN) offre ai txuri urdin un’altra opportunità eccellente per iniziare a ripagare il debito con i loro tifosi.
Tutti stanno principalmente attenti a quale punta potrebbe arrivare, poiché la mancanza di goal è evidente da un anno, ma ciò che davvero conta da questo momento è il verde e la vittoria, come hanno fatto i ragazzi di Imanol contro l’Espanyol con il goal di culto di Take Kubo all’80’ solo quattro giorni fa. Iniziare con sei punti su nove nonostante il falso passo iniziale contro il Rayo sembrerebbe un gran bell’inizio nonostante tutte le difficoltà e le incertezze.
Necessità di fare turnover
La Real non è ancora al meglio, lontana dall’essere in forma e in piena efficienza, incompleta, ma quasi tutti i rivali sono nelle stesse condizioni. Inoltre, in una settimana insolita con tre partite già in agosto, c’è la necessità di fare turnover appena iniziata la stagione. Imanol farà dei cambi, anche se il ritorno di Zubeldia e Pacheco all’ultimo minuto gli facilita la composizione della sua difesa.

Nel corso della compilazione della lista dei 23, l’allenatore ha dovuto escludere per infortunio Aritz, Odriozola, Barrene e Zakharyan. Inoltre, ha omesso Carlos Fernández, la cui situazione è del tutto enigmatica: non si allena, non gioca e non se ne va. Tuttavia, ha un contratto, a differenza di Robert Navarro, che almeno partecipa alle sessioni di allenamento.

Nel frattempo, con Zubeldia e Pacheco presumibilmente al centro della difesa se non opta per Jon Martín, si prevede l’ingresso di giocatori di riserva come Sucic, che non ha giocato nemmeno un minuto contro l’Espanyol, Aramburu e, ovviamente, Take Kubo, un sostituto ma eroe a Cornellà. Alcuni, come Remiro, Javi López, Zubimendi o Oyarzabal, sembrano essere intoccabili. La questione resta se sceglierà Sergio Gómez o Becker in attacco.

Il Alavés, modificato
Per quanto riguarda l’Alavés, è una squadra ancora da esplorare. L’allenatore e le colonne portanti della squadra come i ex realisti Guevara e Guridi rimangono inalterati, ma Luis García Plaza dovrà fare i conti con una difesa completamente rinnovata, con Sedlar escluso a causa di una sanzione. Proprio ieri, hanno presentato due nuove acquisizioni, il difensore Santiago Mouriño e l’attaccante Antonio Martínez. Entrambi sono stati inclusi nella lista. La lotta per i babazorros, sempre competitivi, sarà quella di cercare di evitare la retrocessione, ma già a gennaio scorso hanno strappato un punto ad Anoeta in quella partita che è stata avvelenata dal cartellino rosso a Remiro.

Sì, è un derby, e ci saranno un paio di centinaia di tifosi dell’Alavés, ma è principalmente una partita alle 21.30 di un mercoledì, che, nonostante sia agosto, è un giorno lavorativo per molti. Di conseguenza, non ci si aspetta l’Anoeta delle notti più magiche. Tuttavia, sarà un Anoeta pieno di desiderio di vittorie e successi desiderati.

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