La Real spera di risollevarsi nel pomeriggio di oggi. Nonostante non sia un obbligo e la tabella di classificazione sia puramente indicativa, le impressioni lasciate dal team di Imanol nelle prime gare devono mutare prima della pausa. Non sarà uno scenario semplice, ma l’ottimismo guadagnato venerdì sera con l’arrivo di Oskarsson e Aguerd deve trasformarsi in prestazioni sul campo.
Di fronte avranno il Getafe, Bordalás e il Coliseum: una combinazione che mette in difficoltà Imanol, che tuttavia dovrebbe essere il primo passo di un Real “nuova e giovane” che affronta questa quarta giornata con una formazione completa.
Non ha aperto l’ultima stagione in maniera brillante, e nemmeno quest’anno.
Le sconfitte casalinghe contro squadre più deboli in termini di obiettivi e formazione, hanno eroso la competitività del Real che ha mostrato segni di cedimento. Almeno ad Anoeta. I dati mostrano l’opposto quando si tratta di giocare lontano dal proprio pubblico: il team txuri urdin è uno dei migliori in trasferta nell’ultimo quinquennio. Possono aggrapparsi a questa statistica positiva, o all’arrivo di Orri Oskarsson che è destinato a segnare i goal che gli attaccanti del Real non hanno ancora marcato. L’unico che ha dimostrato di essere all’altezza negli ultimi mesi è stato Oyarzabal – come goleador, dato che il suo livello può essere migliorato -, ma il capitano non sarà presente a Madrid. Invece ci sarà Sadiq, che Imanol vede “allenarsi bene” e che potrebbe essere scelto insieme a Kubo, uno dei calciatori più in forma in queste prime partite.
Ci sono nuovi arrivi, ma ne mancano ancora alcuni.
La Real può già contare su Aguerd, molto apprezzato da Imanol, e Oskarsson. Bastava una sessione di allenamento alle nuove acquisizioni di Olabe per salire a bordo dell’aereo diretto a Madrid, in attesa di una prima apparizione tanto attesa. Coloro che sono rimasti a Zubieta erano altri: Álvaro Odriozola e Urko González de Zárate, entrambi per decisione di Imanol. Imanol, comunque vincitore o perdente oggi, affronterà la pausa delle selezioni “con le stesse preoccupazioni”: riacquistare la versione solida ed efficace che ha reso la Real una squadra molto difficile da battere.
Imanol ha parlato ieri di mercato, acquisizioni e della Real. Aspetta di allenare la squadra tra tre anni, ma ha anche gridato forte e chiaro il suo obiettivo principale: vincere subito. Il mese di settembre è arrivato, i primi punti sono già stati persi e la squadra deve fare un passo avanti per poter lavorare durante la settimana delle selezioni con un margine di respiro. Anche con la tranquillità di avere un gruppo completo e costruito secondo i gusti di Imanol, nonostante qualche contrattempo nel processo.
Il Coliseum non è uno stadio fortunato per i realisti. Delle ultime 16 visite, hanno vinto solo tre volte, soffrendo nove sconfitte che dimostrano la difficoltà dei realisti di ottenere un risultato positivo a sud di Madrid. Il team di Bordalás, inoltre, ha appena avuto una pausa la terza giornata di campionato a causa dell’impegno europeo del loro avversario, il Betis, quindi non ci può essere spazio per stanchezza o affaticamento per la squadra txuri urdin, avendo raddoppiato gli sforzi mercoledì.