Le prestazioni di Bryan Gil stanno suscitando molto interesse. Il giovane ala, che è tornato a casa dopo un periodo trascorso ad affinare le sue competenze calcistiche in altri luoghi, ha ottenuto un altro titolo di MVP, il secondo consecutivo dopo averlo vinto anche nella giornata precedente contro Osasuna.
Il ragazzo con la frangetta è tornato al luogo che lo ha visto crescere. È stato un ritrovo con la sua gente, un ritorno a ricordare momenti che erano ancora vivi nella sua mente. Cresciuto a Barbate, ora un po’ nervoso come è normale e con farfalle nello stomaco, Bryan Gil ha raggiunto il terreno di gioco del Ramón Sánchez-Pizjuán, diventando il fulcro della partita.
Il fatto è che il ventitreenne si è ambientato subito nel progetto di Míchel. Míchel, tra l’altro, ha chiesto di non paragonare nulla di ciò che sta accadendo con ciò che visti l’anno scorso. Il fatto è che le performance dell’attaccante invogliano a paragonarlo a Savinho, che fu anche uno dei più noti all’inizio della precedente stagione, riuscendo a mantenere alto il livello fino alla fine dei suoi giorni con la maglia di Gerona.
Nella sua presentazione come nuovo giocatore del Girona, lo stesso calciatore ha ammesso di non essere un’ala molto prolifica in termini di gol, infatti era uno dei compiti da svolgere per questa stagione. Tuttavia, ha già sperimentato l’emozione di segnare nel terzo turno contro Osasuna, seguito da una goleada contro la squadra navarrese.
L’allenatore madrileno è entusiasta del suo nuovo giocatore. Le sue capacità di dribbling, i suoi uno contro uno, la sua dedizione difensiva e la sua abilità sono elementi chiave per vederlo in campo ogni partita. Insieme ai suoi talenti, c’è la sua versatilità, perché il ragazzo di Barbate ha dimostrato di essere un’opzione valida sia a sinistra che a destra.
Egli ha ammesso di arrivare con un forte desiderio di dimostrare il suo valore, e lo sta effettivamente facendo. Infatti, durante i 43 incontri ufficiali disputati con il Tottenham, non ha avuto l’occasione di fare gol con la squadra londinese. A Girona, però, le cose stanno già iniziando a muoversi e non solo nel loro stadio di casa a Montilivi, ma anche in altri stadi, come quello che lo ha visto crescere. L’esempio più lampante è quello della partita a Siviglia, dove il giocatore è stato applaudito quando è stato sostituito da un altro compagno di squadra.
La squadra risponde bene quando lui è in campo. Già durante la prima partita di campionato al Benito Villamarín, Bryan è stato il migliore tra i visitatori e ha quasi ottenuto un altro MVP per le continue minacce e difficoltà che ha creato all’equipaggio di Manuel Pellegrini. Sebbene quel giorno non sia stato particolarmente fortunato, il calciatore ha comunque fatto capire con quali intenzioni stava entrando nel progetto catalano.
Sfortunatamente per il club girona, se il protagonista continua a progredire, alla fine della stagione dovranno permettergli di andarsene. Il suo contratto di prestito lo riporterà a Londra, ma per ora Montilivi continuerà a goderselo.