La partita di ieri sera ha visto il trionfo del Real Madrid sul Betis allo stadio Santiago Bernabéu (2-0) culminando in diverse controversie, in particolare un rigore al 73′ del gol di Vinicius, che ha segnato il secondo punto per la squadra di casa.
Inizialmente, Alberola Rojas non ha dato seguito a nessuna decisione, ritenendo che potesse esserci un possibile offside del giocatore brasiliano a seguito della caduta con il portiere del Betis. È a questo punto che riceve una chiamata da Muñiz Ruiz dalla sala VOR: “Dammi un secondo perché mi sembra un rigore, Javi, lo abbatte.
Dobbiamo vedere l’intera app”. Sullo sfondo si sente qualcuno dire “Mi casco en diez”. È allora che l’arbitro internazionale galiziano, presente ieri sera nella sala VOR, ha avuto bisogno di analizzare tutta l’app della partita, ovvero di ripercorrere tutto il gioco per determinare se ci fosse un offside. “Continua, continua”, dirige Muñiz Ruiz all’operatore video della sala Las Rozas.
Nel frattempo, Alberola arriva al monitor: “Ti mostrerò l’azione da un’altra angolatura okay?” Si sente anche lui dire “e per quanto riguarda il rigore, voglio dire l’offside”. A questo, Muñiz Ruiz risponde: “Lo invierò più tardi”. In quel momento gli mostra l’immagine di Vinicius che cade. Alberto chiede dal monitor: “Okay, riavvolgilo indietro. Okay sì, lo aggira e il portiere lo colpisce lì, okay? Lo prende con il ginocchio, okay?”.
Alla fine, Muñiz Ruiz non gli mostra l’offside: “Non ti mostrerò l’offside okay?” È a quel punto che conclude la revisione e indica il punto del rigore.
Oltre a questo episodio, la partita ha visto un possibile calpestio da parte di Courtois su Ruibal nella prima metà, che non è stato ritenuto tale. Si è verificato anche un caduta di Ceballos nell’area a seguito di un’azione con Sabaly, che non è stata fischiata, e una mano di Llorente su cui l’arbitro internazionale manchego non ha preso provvedimenti, né dalla sala VAR.