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Imanol sta lavorando diligentemente per eliminare ulteriori errori, concentrandosi in particolare sull’organizzazione difensiva

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La Real Sociedad ha avuto un avvio di stagione poco brillante in Liga, con diversi fattori che potrebbero aver influito su ciò. Un elemento, non l’unico né necessariamente il più preoccupante, riguarda le problematiche della retroguardia. Robin Le Normand è assente, mentre Pacheco, Zubeldia, Odriozola e Aritz hanno già riscontrato seri problemi fisici.

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Traoré è fuori per tutta la stagione, Jon Martín ha dovuto fare un passo in avanti, così come Aramburu, e Aguerd non si è ancora del tutto ambientato. Aihen sta continuando a lavorare sulla sua condizione fisica e Javi López è stato catapultato in prima linea fin dall’inizio. Ci sono stati errori in difesa e l’allenatore Imanol vuole eliminarli il prima possibile per ritornare a essere una squadra solida. Probabilmente per questo motivo, il mister si sta concentrando molto sugli esercizi difensivi durante gli allenamenti, sia dal punto di vista tecnico che tattico. Disimpegni, organizzazione difensiva, posizionamento sul campo, difesa sui calci d’angolo, movimenti delle linee difensive, uscita palla. Solo per citarne alcuni. Durante l’allenamento aperto di mercoledì c’era molta attenzione sulle tecniche difensive e sulla ripetizione di vari tipi di disimpegni, mentre giovedì Imanol si è concentrato sulla manovra d’uscita palla e sui movimenti delle linee, cercando di coadiuvare la difesa e migliorare vari aspetti. L’allenatore ha schierato una linea di quattro con Odriozola, Urko, Pacheco e Aihen, che dovevano orchestrare, partire, correre indietro e fare altri movimenti, basati sui passaggi che Jon Martín e Zubeldia facevano al centro del campo. C’era un alto ritmo e molte istruzioni da parte dello staff tecnico. L’allenamento è stato molto intenso.

Per concludere l’allenamento, i portieri insieme ai tre difensori centrali disponibili, Pacheco, Jon Martín e Zubeldia, hanno ripetuto ossessivamente le prime fasi dell’uscita del pallone, sotto un’umile pressione di un allenatore e dovendo cercare un potente passaggio orizzontale tra di loro e un vigoroso passaggio diagonale verso il pivot. Occorreva affinare la tattica per presentarsi nel miglior modo possibile contro il Real Madrid.

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