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Quasi un terzo del personale possiede un DNA pappagallo

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Prima della partita contro il Rayo, l’ultima prima della pausa per le squadre nazionali e la prima a terminare con una vittoria per il Espanyol nel suo ritorno alla Primera División, Manolo González ha dichiarato: “Dobbiamo dare il 120% ogni settimana per poter vincere le partite.

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Sarà una battaglia settimanale”. Queste parole hanno anticipato la competizione che l’Espanyol affronta con rinnovato vigore grazie alla sua prima vittoria celebrata e al rafforzamento della rosa dopo il mercato estivo. Durante il calciomercato, infatti, sono arrivati ben 8 nuovi giocatori, coprendo quasi tutte le posizioni. “Abbiamo la capacità di mettere in campo alternative diverse, grazie a giocatori versatili. Non ci manca niente, abbiamo questi 25 giocatori che crediamo coprano diversi profili e posizioni in vari sistemi di gioco, a seconda delle decisioni dell’allenatore”, ha affermato il direttore sportivo Fran Garagarza. Manolo González può contare su un gruppo di 25 giocatori, di cui quasi un terzo ha un legame forte con il club, essendo cresciuti nel vivaio dell’Espanyol. Sette calciatori della prima squadra, tra cui Joan García, Fortuño, Omar, Pol Lozano, Antoniu Roca, Jofre e Puado, sono cresciuti nelle giovanili del club e sono rappresentati in ogni ruolo. Il senso di appartenenza al club è uno degli aspetti essenziali per il successo della squadra, sia per l’allenatore che per la direzione sportiva, ed è stato un fattore fondamentale che ha contribuito al celebre ritorno in Primera División. Questo sentimento è condiviso da calciatori come Sergi Gómez, Cabrera o Pere Milla, e si spera che presto venga ‘assorbito’ anche dai nuovi arrivati. “Ciò che farà la differenza sarà il gruppo, non le individualità. Se vedo impegno e fame in loro, sono convinto che possiamo farcela. Il nostro obiettivo della salvezza passa attraverso il nostro stadio e il nostro pubblico, per questo motivo, parlo di squadra”, ha detto Garagarza una settimana fa.

È evidente che legato al DNA di questo Espanyol, un altro elemento fondamentale per evitare difficoltà e assicurare la permanenza in una stagione che si prevede impegnativa, sia rafforzare la propria presenza allo stadio RCDE. Questo percorso è stato inaugurato con successo contro il Rayo Vallecano. I tifosi hanno avuto un ruolo decisivo nella finale per la promozione, con un supporto forte sia prima che durante la partita. E devono continuare ad esserlo in tutte le sfide della massima Serie. Fino ad ora, i sostenitori hanno risposto egregiamente, sia nell’iniziativa di rinnovo e nuove iscrizioni (numeri record), sia nelle presenze allo stadio RCDE, che sono state notevoli fino adesso. I tifosi stanno recuperando la fiducia in questa squadra e ripongono la loro speranza nel lavoro di Manolo González. L’Espanyol sa che il sentimento di appartenenza – sia nel DNA della squadra, che deve essere trasmesso a tutti i giocatori di Manolo González, come anche nel sostegno costante dei tifosi con un punteggio sempre ’10’ – svolge un ruolo centrale nel suo successo per raggiungere il principale obiettivo dell’anno: la permanenza in Serie A.

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