“Non smetterò fino a quando non avrò estromesso i gestori attuali”

José María del Nido Benavente, principale azionista del Sevilla, ha richiesto una nuova Assemblea Generale Straordinaria degli Azionisti prevista per il 9 ottobre. Del Nido ha affermato di volere cambiare la corrente gestione del club, facendo riferimento alla loro presunta incompetenza.

Durante un evento organizzato dalla tifoseria di Sevilla a Guillena, l’ex presidente ha esplicitato il suo duro dissenso nei confronti di suo figlio che è l’attuale amministratore del club e verso i restanti membri del comitato direttivo. Secondo Del Nido, la loro gestione ha portato la squadra verso una crisi economica, sportiva, sociale, finanziaria e istituzionale.

Ha ribadito il suo intento di non fermarsi finché i tribunali non gli daranno ragione. L’avvocato di Sevilla ha avvertito della manifestazione contro il consiglio che i fan stanno preparando per il match di sabato contro Getafe. Nel corso della partita, verrà esposto uno striscione chiedendo le dimissioni di Del Nido Carrasco con la scritta “Júnior, vattene”. Ha aggiunto che la maggior parte degli azionisti e dei tifosi sono contro l’attuale gestione, rendendo quindi impossibile governare. Del Nido ha annunciato che intensificherà i suoi sforzi legali per assicurarsi che il suo voto non venga più limitato nelle assemblee, come invece è accaduto in passato.

“Questa settimana inoltreremo nuovamente una richiesta di provvedimenti cautelari e se il giudice accetta e segue la linea già stabilita dalla sentenza del giudice del tribunale commerciale numero 2, dovrebbe logicamente essere riconosciuto il nostro diritto di voto. In questa situazione, unendo più del 50% dei voti, non dovremmo avere problemi a assumere il controllo”, ha affermato. Riguardo alla bancarotta, l’ex presidente è convinto che, una volta preso il controllo del club, il Siviglia progredirà gradualmente e eviterà la retrocessione. “Spero, desidero e sono sicuro che il Siviglia supererà questa situazione difficile e non correremo alcun rischio, nonostante l’attuale classifica possa suggerire il contrario”, ha sottolineato. L’ex presidente ha poi esaminato la situazione generale. “Guardando il deterioramento che la società ha subito negli ultimi anni, come sono riusciti a distruggere un progetto vincente che aveva richiesto tanto lavoro, come hanno rovinato i conti… Lo sto dicendo da quattro anni. Signore e signori, stiamo navigando alla deriva, siamo a corto, siamo in rovina. E avevano l’audacia di vantarsi di essere uno dei club più solvibili della Spagna”, ha detto riferendosi a una dichiarazione di suo figlio durante una conferenza stampa. “Come si è passati dall’avere quattro centrocampisti che avrebbero potuto giocare in qualsiasi altra squadra del mondo a perdere l’abilità di segnare. Si tratta di una situazione di desolazione e grande frustrazione”, ha concluso.

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