Aitor Ruibal, il polivalente giocatore catalano, ha rinnovato il suo contratto con il Real Betis per altre tre stagioni, mantenendolo nel club fino a giugno 2028. Il giocatore ha espresso la sua gratitudine nei confronti dei suoi compagni di squadra, dello staff tecnico, del personale medico e di tutto il personale del club, evidenziando il loro ruolo nel suo sviluppo quotidiano.
Dopo essere arrivato nel team giovanile del Betis nel gennaio 2016, Ruibal ha trascorso periodi in prestito al Cartagena, al Majadahonda e al Leganés, e ora è uno dei capitani della squadra principale.
Ruibal ha espresso incredulità per il suo progresso, affermando di essere molto orgoglioso del lavoro che ha svolto, e si considera un giocatore rispettato dai suoi compagni.
Ha inoltre commentato i numerosi cambiamenti avvenuti nella squadra del Betis durante l’estate, riconoscendo che i cambiamenti sono una parte inevitabile del calcio. Infine, Ruibal ha espresso ottimismo per il futuro della squadra, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare per raggiungere i loro obiettivi.
Ruibal afferma che non c’è bisogno di spiegare ai nuovi arrivati cosa significhi giocare al Villamarín: “Qualcuno mi ha recentemente chiesto ‘come si spiega cosa sia il Real Betis a un giovane della cantera o a una nuova acquisizione?’. Non è necessario spiegarlo, perché si capisce subito l’imponenza del tutto nel primo match”.
Parlando di Pellegrini, Aitor sostiene di sentirsi “molto grato, alla fine, un calciatore vuole sempre essere in campo dall’inizio, ma questo è il calcio, uno sport di squadra, con 27, 28 giocatori in rosa e spesso non ottieni quello che pensi di meritare. Ho sempre avuto un buon rapporto con Manuel. Penso che nelle prime due stagioni ho faticato di più a entrare e uscire dal ruolo, ma quando ho iniziato a maturare un po’, a guadagnare esperienza e a capire che il mio ruolo qui deve essere diverso, credo che le cose stiano migliorando notevolmente per me”.
