Sevilla, sotto la guida di García Pimienta, sta affrontando un momento critico. Dopo la divulgazione di un dato preoccupante da parte de LaLiga, che evidenziava come il limite salariale degli andalusi fosse il più basso tra tutte le squadre di Prima e Seconda divisione (una contraddizione rispetto ad un anno e mezzo fa, quando possedevano il quarto stipendio più alto della Lega), l’atmosfera nello stadio Sánchez-Pizjuán promette di essere tesa verso l’attuale dirigenza.
Infatti, ci sono proteste organizzate dalle associazioni di tifosi e una serie di eventi per richiedere le dimissioni del presidente, José María del Nido Carrasco. La squadra di Siviglia ospiterà il Getafe a seguito di un periodo di inattività che li ha visti scendere in posizione di retrocessione, dopo aver perso la seconda partita in casa contro il Girona.
Inoltre, Pimienta rischia di eguagliare il peggior record della storia della Liga. Se non vincerà, sarà pari a Javier Clemente e Gaizka Garitano come l’allenatore con il maggior numero di partite consecutive senza vincere, 19 (14 con Las Palmas la scorsa stagione e 5 con il Siviglia). Il Siviglia affronta una grave crisi su vari fronti: sportivo, sociale, istituzionale e giudiziario, con il club atteso in tribunale. Del Nido senior ha richiesto un nuovo Consiglio straordinario degli azionisti e la pressione sul suo figlio è al massimo. Sul piano sportivo, Pimienta non potrà contare su quattro dei suoi titolari. Saúl è sospeso, mentre Suso, Lokonga e Badé sono infortunati, quest’ultimo tornato malconcio dalla nazionale francese, con la quale non ha potuto debuttare. L’arrivo del nigeriano Iheanacho, registrato venerdì scorso dopo un ritiro con la Nigeria, fa pensare che sarà riservato a una posizione di rincalzo.