Da quando Christantus Uche ha segnato il gol del pareggio del Getafe contro l’Athletic Club a San Mamés, la squadra blu non ha più segnato. Sono passati 296 minuti ‘ufficiali’ (senza considerare i tempi supplementari) dal momento in cui il giocatore ha riportato il punteggio in parità, e la squadra guidata da José Bordalás non ha più avuto fortuna.
Questa statistica rende il Getafe la squadra meno prolifica della categoria, con un solo gol all’attivo, e giustifica le lamentele dell’allenatore sulla mancanza di giocatori decisivi in attacco. Il solo gol, infatti, è stato segnato dal nigeriano Uche, un centrocampista difensivo trasformato in attaccante per necessità.
Questa è una situazione che Bordalás ha già ‘denunciato’ quando ha schierato Alderete, un duro difensore centrale, come attaccante nell’amichevole contro il Real Oviedo, formando un tandem con Aberdin, un altro difensore proveniente dall’accademia. Questo era un ‘mesaggio’ per Ángel Torres, dirigente del Getafe, dopo la partenza di giocatori come Latasa o Greenwood, che hanno privato la squadra di potere di fuoco. Il team aspetta ancora il ritorno di Borja Mayoral. Questo mercoledì, il Getafe visiterà il Betis in una partita della terza giornata, originariamente rimandata a causa della partecipazione della squadra andalusa alle partite di qualificazione per la fase a gironi della Conference League. Sarà una nuova occasione per il Getafe di interrompere questa carenza di gol che sta diventando soffocante: nonostante sia la squadra meno battuta in Prima Divisione, con solo due gol subiti, è in zona retrocessione. Il mancato segnare condanna la squadra.