Il 3-0 subito ieri notte dal Valencia presso lo stadio Cìvitas Metropolitano potrebbe portare a conseguenze disciplinari per la squadra durante la riunione del comitato disciplinare prevista per questo mercoledì. L’accusa è legata al ritardo del team valenciano all’inizio della partita, come registrato nel referto dell’arbitro.
César Soto Grado riferisce che “l’inizio della partita è stato posticipato di due minuti a causa del ritardo dei giocatori del Valencia CF nel lasciare gli spogliatoi, nonostante il ripetuto avviso da parte della squadra arbitrale”. Il referto sottolinea che ciò è accaduto malgrado fossero stati avvisati più volte.
Di conseguenza Valencia rischia non solo una multa ma anche una sanzione, come indicato nell’articolo 89 del Codice Disciplinario che si riferisce al ritardo non giustificato di una squadra in una partita che non impedisce il suo svolgimento. Questo articolo afferma chiaramente: “Quando una squadra si presenta con evidente ritardo non giustificato alle strutture sportive, ma nonostante ciò, tale ritardo non impedisce il gioco, o quando tarda il suo ingresso in campo, sia all’inizio del match che nella ripresa, verrà comminata alla squadra una multa fino a 3.000 euro”. L’articolo avanza una sanzione supplementare per le infrazioni ripetute, che prevede una sospensione per i responsabili diretti della squadra di un periodo fino a due mesi, mentre la seconda infrazione sarà considerata come comportamento scorretto da parte del coach che potrebbe portare alla sua espulsione dal campo e alla sua sospensione da 1 a 3 partite. Indubbiamente, questo comportamento potrebbe essere interpretato come un semplice avvertimento, come ha fatto precedentemente l’organo disciplinare federativo il 4 settembre scorso con la Real Sociedad per il suo ritardo nella partita contro il Getafe.
González Fuertes ha accusato lo scorso venerdì il Leganés di un ritardo nell’apparire per la seconda parte al Benito Villamarín, nello stesso giorno.