Ter Stegen è stato DECISIVO
Poco prima dell’azione del rigore rivisto e annullato, ha eseguito la parata più spettacolare sulla conclusione ravvicinata di Bryan Gil, l’ospite che più di tutti l’ha messo alla prova.
Koundé è stato d’AIUTO
Ha eccelto nell’attacco, offrendo sostegno a Lamine, che pure non ne ha avuto bisogno.
Cubarsí è stato AUDACE
Sia con che senza pallone, si è distinto per l’attenzione alle coperture, come quella che ha eseguito su un avanzamento di Danjuma.
Iñigo Martínez è stato SOLLEVATO
Un balzo indietro con un braccio aperto mentre cercava di allontanare un pallone aereo ha finito con la palla in una delle sue mani.
L’arbitro ha fischiato rigore, ma l’intervento del VAR ha determinato che il pallone era arrivato dal suo compagno Balde. Il centrale ha tirato un sospiro di sollievo.
Balde è stato COSTANTE
Il protagonista principale dell’offensiva con le sue forti irruzioni. Le sue avanzate erano inizialmente molto promettenti, anche se a volte ha sbagliato la scelta nell’ultimo atto. E’ stato sorprendente perfino quando ha toccato il pallone giusto prima del mani di Iñigo sul rigore ‘annullato’.
Casadó è stato PRECISO
Attento ai raddoppi, ha pressato e distribuito il pallone senza complicarsi la vita nella sua terza partita da titolare in Liga.
Pedri è stato ARTICOLATO
Nonostante non abbia avuto il ruolo di spicco di alcuni compagni, la sua abilità nel dare continuità alle azioni nella zona centrale ha contribuito al gioco costruttivo del Barça.
Lamine Yamal è stato INFATICABILE.
Flick affermò anticipatamente riguardo il suo estremo diciassettenne: se vuole essere un campione, non ha diritto al riposo. E neanche il settimo giorno della settimana Lamine si riposò. L’azione dello 0-1 è stata un esempio dei desideri del suo allenatore: rubò il pallone pulitamente in uscita da David López e concluse con suprema classe. Il 0-2 fu suggellato con un colpo magistrale dall’inizio dell’area.
Dani Olmo si è distinto per aver sostenuto l’attacco frontale, sia nella pressione sia nel velocizzare ogni azione nella zona dei tre quarti.
Raphinha si è dimostrato fiducioso. Come avrebbe osato cercare il gol di Pelé nel 1970 in Messico dal centro del campo. Come Pelé, neanche il pallone entrò.
Lewandowski è stato attentamente monitorato. Gestire la minaccia del ‘Pichichi’ è stata la cosa meglio risolta dal Girona dell’attacco culé. Un timido colpo di testa del polacco fu la sua unica immagine simile a un pericolo!