L’importanza di un gol senza rilevanza

A voi, i miei devoti fan rossobianchi, sapreste indicare qual è stato il mio primo gol ufficiale da giocatore del Atletico Madrid? Non figura nelle raccolte delle mie migliori giocate, né rimane impresso nella memoria collettiva dei tifosi. Non era un gol eccezionale, ma per me ha sempre avuto un significato speciale, al pari dei miei momenti più memorabili.

Era domenica 6 settembre 1987, in una partita contro il Mallorca. Era il mio secondo match ufficiale con la squadra, dopo il debutto contro il Sabadell. Un pareggio 1-1 con gli avversari di Mallorca, che si erano avvantaggiati con un calcio di rigore segnato da Pepe Bonet.

Riuscii a colpire la palla in un rimpallo al minuto 59 per pareggiare il punteggio. Anche se il pareggio a casa nostra era una delusione, quella notte dormii tranquillamente. Finalmente avevo segnato. Potete immaginare la pressione che avevo sentito dopo il mio clamoroso trasferimento estivo. Come aveva correttamente osservato il nostro amato sindaco, ero stata la prima superstar a trasferirsi nella capitale, l’astro del Porto, recente vincitore del campionato europeo. Non era che fossi particolarmente ansioso, ma quel gol modesto mi diede molta calma e sicurezza. Tre settimane più tardi, abbiamo vinto 1-2 al Camp Nou, una visita memorabile ai culés. All’inizio di novembre, ci fu l’epico assalto a ‘Casa Blanca’, con quel 0-4 indimenticabile che ci costrinse a lasciare lo stadio in furgoni della polizia a causa degli scontri dei tifosi bianchi. Tempi diversi. Il mio contributo all’Atletico ha avuto inizio con quel gol contro il Mallorca, un gol di cui pochi si ricordano, ma che ha fatto una grande differenza. Non ho ancora avuto la fortuna di incontrare di persona Julián Álvarez, ma scommetterei che è stato lui a dormire meglio di tutti la domenica sera dopo l’incredibile vittoria contro il ‘ché’.

Ha segnato il primo di una lunga serie di gol che caratterizzeranno la sua era. Il primo morso de ‘La Ragnatela’. Mi sono sinceramente congratulato con lui. Alla fine del mese ci sarà l’eterno derby, sono sicuro che lascerà un bel ricordo ai tifosi del Real, proprio come ho fatto io in quel lontano 7 novembre 1987. Tanta forza, Ragnatela! Ma per ora c’è ancora tempo. Devo rilassare la mente e concentrarmi sul presente (anche se capirete che nel mio cervello ho già iniziato a giocare il derby). Una partita alla volta. Dopodomani esordiremo nel nuovo formato della Champions contro il Leipzig. Sono completamente fiducioso in una vittoria dei ‘Colchoneros’ per cancellare il ricordo della nostra sfida contro i tedeschi durante la pandemia. Colgo l’occasione per complimentarmi con Gallagher per il suo debutto da goleador. Che grande acquisto e quanto si è integrato velocemente con l’identità del club e dei tifosi! Benvenuto, amico! Non posso fare a meno di essere entusiasta. Conto le ore per la prossima partita. Forza Cholo, forza campioni, forza tifosi!

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