La formazione dell’Athletic è molto variabile

Prevedere la formazione che l’Athletic presenterà domani a Leganés potrebbe essere altrettanto complicato quanto vincere l’Euromilioni. Solo Valverde potrebbe attuare una previsione affidabile. L’undici rossobianco è totalmente indefinito. Quasi nessuno ha un posto garantito nella fotografia iniziale. Anche i giocatori più regolari o quelli più fidati dell’allenatore sono soggetti a rotazione.

Nonostante il recente intervallo, la squadra è già immersa nel primo maratona della stagione, con 7 partite in 22 giorni. I leoni hanno iniziato bene a Las Palmas e viaggiano immediatamente a Leganés.

Le rotazioni arriveranno non solo a causa della precedente fatica nelle Canarie, con l’aggiunta di aver giocato con dieci per l’ultima mezz’ora, ma anche per ciò che si prospetta nel calendario.

Tra la fine dell’incontro a Butarque e l’inizio contro il Celta non passeranno nemmeno 72 ore. Venerdì sarà tempo di recupero a Lezama dopo il ritorno da Madrid, sabato sarà già focalizzato su una squadra di Vigo in ottima forma e domenica, di nuovo in campo.

Nella precedente tornata di agosto, Valverde ha agitato le acque. Dal Barcellona al Valencia, con quattro giorni di margine, ha effettuato cinque cambi fra i calciatori di campo più il ritorno di Agirrezabala dopo il suo infortunio alla zona lombare. “Non sapevo che avrei fatto così tanti cambi, non li avevo contati. C’era un po’ di rischio, sì, ma è andata bene”, ha affermato l’allenatore dopo la vittoria a San Mamés. Senza dimenticare che l’Athletic è “una squadra di cantera” e deve “dare fiducia ai giocatori, bisogna rischiare” in molte occasioni. “Il prossimo giorno non sarà il debutto di Adama”, ha concluso il gasteiztarra. Tre giorni dopo, l’Atlético è arrivato a Bilbao e Valverde ha fatto quattro cambi nella squadra.

Quante modifiche ci saranno a Leganés rispetto alla formazione iniziale di Las Palmas? Probabilmente la presenza più certa sarà quella di Agirrezabala in porta, a meno che l’allenatore non scelga di dare spazio a Padilla, a seguito del suo impressionante inizio di stagione. La scelta del portiere è sempre un enigma per Txingurri, perlomeno dal punto di vista dello spettatore, fino all’inizio della stagione.

Tutto comincia dalla difesa. Sarebbe strano vedere De Marcos partire titolare in due partite consecutive mentre l’allenatore tende a preservare la sua condizione fisica. Il giocatore di Laguardia è stato sostituito con 13 minuti rimanenti al Gran Canaria, mentre Yuri ha giocato l’intera partita. Gorosabel, Lekue e Adama sono le opzioni possibili per le fasce laterali. È probabile che il turno di Unai Núñez arrivi, a Leganés o contro il Celta, a seguito dell’infortunio di Yeray. Sarà necessario riposare Vivian, il più fisso tra tutti, o Paredes, che è stato fuori gioco ad agosto a causa di un infortunio al polpaccio.

Alcuni cambiamenti saranno motivati dallo sforzo della precedente partita con Las Palmas e altri mireranno a prevenire e distribuire il carico di minuti giocati.

C’è però un cambio garantito: Jauregizar dovrà scontare una squalifica. Potrebbe benissimo esserci un completamente nuovo centrocampo dell’Athletic dato che Galarreta è entrato direttamente nella formazione iniziale precedente dopo la sua prima convocazione. Prados sembra destinato a garantirsi una posizione fissa come titolare, come ha fatto nelle quattro partite precedenti, e potrebbe esserci una possibilità per Herrera o Vesga.

Le quattro punte che hanno attaccato i canari sono state le stesse della scorsa stagione: Williams, Sancet, Nico e Guruzeta. Iñaki era l’unico a completare tutti i novanta minuti e ha piena presenza nell’undici. Guruzeta è stato il meno presente nel campo, ritirandosi dopo un’ora di gioco. Berenguer e un Djaló che non ha segnato sono le opzioni per rinfrescare l’attacco di Bilbao. Non dimentichiamoci di Unai Gómez, un’alternativa anche per il doppio pivote.

Le combinazioni possibili sono innumerevoli. L’unica certezza è che ci saranno cambiamenti, nonostante l’inizio della stagione. Di solito con i turni si adotta il motto ‘prevenire è meglio che curare’. Bisogna anticipare per equilibrare il carico, dato che il programma dei leoni è molto intenso, con partite ogni giovedì e ogni domenica fino alla prossima pausa. Questo ritmo si ripeterà almeno fino a gennaio, con la prima fase della Europa League.

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