L’RB Leipzig, primo avversario dell’Atletico Madrid in Champions League, è una delle squadre più promettenti del calcio tedesco, in continua crescita dalla sua fondazione quindici anni fa. Il direttore generale della Federazione Calcistica Tedesca, Andreas Rettig, ha definito la sua nascita e il suo sviluppo come “un successo”.
L’interesse della compagnia austriaca di bevande energetiche per il mondo calcistico, dopo essere entrata nel mondo della Formula Uno, ha portato alla creazione di una squadra nella città orientale della Germania. Questa squadra, precedentemente dominata dal famoso Lokomotiv Leipzig, ha preso il nome di RB Leipzig.
Curiosamente, le iniziali non si riferiscono a Red Bull, ma al termine tedesco “RasenBallsport”, che significa letteralmente “sport praticati con una palla su erba”. Il club ha dimostrato questo intento fin dai suoi inizi nel calcio dilettantistico, con la quinta divisione come prima fermata. L’RB Leipzig è salita rapidamente nelle classifiche del calcio tedesco, raggiungendo la prima divisione in soli otto anni. Grazie all’investitore centroeuropeo, e con una grande capacità di scoprire giovani talenti come Dani Olmo, Konrad Laimer, Josko Gvardiol, Dominique Szoboszlai o Timo Werner, venduti per cifre da capogiro, il Leipzig si è inserito tra le squadre di punta della Germania. Ha raggiunto il secondo posto in Bundesliga in due occasioni (la prima volta da neopromossa), ha vinto due Coppe di Germania e ha raggiunto le semifinali della Champions League.
Durante l’edizione 2020 del torneo, svolta a Lisbona a porte chiuse a causa della pandemia, l’Atletico Madrid è stato sconfitto proprio da quella squadra allenata da Julian Nagelsmann, l’attuale ct della Germania. In questa impresa, il rivale in semifinale è stato il Paris Saint-Germain di Neymar e Mbappé. La squadra ha saputo reclutare in maniera eccezionale sia giovani promesse del calcio che allenatori emergenti come lo stesso Nagelsmann, venduto al Bayern Monaco per 20 milioni di euro, rendendolo l’allenatore più costoso della storia. Altri esempi sono l’italo-tedesco Domenico Tedesco, attualmente alla guida della nazionale belga e tecnico nella vittoria del primo titolo del Leipzig, la Coppa 2022, e l’attuale inquilino della panchina, Marco Rose, nipote di un calciatore internazionale tedesco. Sotto la guida del veterano Ralf Rangnick, figura chiave del moderno calcio tedesco, tutti questi tecnici favoriscono un approccio audace al gioco, privilegiando un gioco offensivo e la combinazione di atleti dotati di notevoli abilità e talento. Nessuna meraviglia quindi che calciatori come Xavi Simons, Baumgartner, Openda e Šeško possano dare filo da torcere agli avversari, come dimostrato prima della pausa per le partite internazionali a Leverkusen, quando hanno interrotto l’eccezionale serie di partite senza sconfitte del campione della Bundesliga. Tuttavia, un pareggio a zero in casa contro l’Union Berlin lo scorso sabato ha rallentato la loro marcia trionfale in competizione, in cui occupano attualmente il terzo posto con sette punti, a due punti di distanza dal leader Bayern Monaco.
Dal quel mese di agosto di quattro anni fa, il Leipzig non ha piu’ avuto l’opportunità di ritrovarsi tra gli ultimi sfidanti della più grande competizione continentale. Nelle sue ultime quattro apparizioni, non è riuscito a superare gli ottavi di finale; l’ultimo a sconfiggerlo è stato proprio il grande rivale dei rossoblu, il Real Madrid, contro cui si è arreso in una controversia durante la scorsa stagione. Ora ambiscono a fare un ulteriore passo avanti nel loro progresso e il Metropolitano è la loro prima sfida.