Il Tribunale Amministrativo dello Sport (TAS) ha optato per una ‘reprimenda pubblica’ nei confronti del presidente della LaLiga, Javier Tebas, a seguito di un reclamo presentato dal Real Madrid al CSD. Il club madrileno aveva protestato, sostenendo che la convocazione dell’assemblea generale della LaLiga del 12 agosto 2021 era stata annunciata “con 8 giorni di anticipo, invece dei 10 richiesti, usando la procedura di urgenza, senza specificare esplicitamente le ragioni dell’urgenza”.
Quell’assemblea generale aveva dato il via al progetto LaLiga Impulse, che ha reso CVC un partner industriale della LaLiga. Si annunciò all’epoca che i club che avevano approvato il progetto avrebbero ricevuto un massimo di 2.667,5 milioni di euro; il 70% di questi fondi dovevano essere destinati a investimenti legati a sviluppo infrastrutturale e innovazione tecnologica, il 15% per la registrazione di calciatori e il 15% rimanente per la ristrutturazione del loro debito finanziario.
A seguito di questa decisione del TAS, l’associazione dei club ha risposto con una dichiarazione nella quale esprime la sua “totale disapprovazione della decisione”, che ritiene “non valida perché non risponde a tutte le obiezioni sollevate”. L’organizzazione presieduta da Javier Tebas ritiene che la decisione si basi su “fatti che non sono accaduti”. Nel suo comunicato, LaLiga spiega la ragione per la quale la convocazione discussa è stata fatta nei tempi indicati, e sottolinea che Tebas “ha il pieno sostegno della Commissione Delegata e della stragrande maggioranza dei club che compongono LaLiga”, un’organizzazione che annuncia che presenterà “i ricorsi appropriati” a questa sanzione.