L’entusiasmo dei tifosi della Real Sociedad per la loro squadra è sempre notevole. Hanno dimostrato il loro affetto e lealtà recandosi in massa allo Stadio José Zorrilla per sostenerli durante la partita contro il Real Valladolid. Nonostante i recenti risultati poco favorevoli, oltre cinquecento fan txuri urdin hanno viaggiato fino a Valladolid per incoraggiare la squadra guidata da Imanol.
Questa partecipazione supera di tre volte quella dei tifosi che si recheranno a Nizza. Il loro spirito indomabile si è manifestato evidenziando che, anche nei momenti di difficoltà, possono fare affidamento sul loro inesauribile supporto, indipendentemente dalla distanza o dai risultati.
La presenza dei tifosi guipuzcoani è stata dominante per la maggior parte della partita. Questo sostegno massiccio a Valladolid riporta in evidenza la passione dei fan della Real Sociedad, che continuano a credere e a sperare in una prossima rinascita della squadra. Per quelli che hanno fatto il viaggio, lasciano con un sapore agrodolce a causa del risultato, ma con il gusto di aver sostenuto il loro team lontano da casa. La partita sarà particolarmente memorabile per la famiglia di Sofia. Sofia era una piccola fan che amava sia la sua squadra locale, Valladolid, che la Real Sociedad e che purtroppo è morta di leucemia. Entrambe le squadre hanno dedicato la partita alla sua memoria con omaggi come peluche, disegni e magliette. Successivamente, la famiglia di Sofia ha ricevuto un omaggio speciale nel box presidenziale, con i rappresentanti delle due squadre che hanno presentato le magliette del club.
La famiglia ha espresso gratitudine in ogni circostanza per il rispetto e la considerazione ricevuti, e soprattutto, per l’attenzione portata al cancro nei bambini e alla leucemia. Ieri, la madre ha scritto sui social media in risposta all’omaggio alla figlia Sofia da parte del Real Sociedad, affermando: “Grazie mille Real Sociedad per l’omaggio che state facendo alla mia bambina. Sofia ci ha lasciato il suo meraviglioso sorriso e la sua immensa vitalità. Ora dobbiamo imparare a vivere senza di lei, cosa che sarà molto difficile. Ci fa molto piacere ricevere tanto affetto e fare luce sul cancro nei bambini e la leucemia”.