Lamine ritorna sul palcoscenico dove ha ricevuto il suo primo premio MVP

Lamine Yamal, nonostante abbia solo 17 anni, è già riconosciuto come un punto di riferimento nel calcio mondiale. Cresciuto nel centro di formazione La Masia del FC Barcelona, ha debuttato in serie A contro il Betis nell’aprile 2023, quando aveva solo 15 anni, e da allora ha continuato a migliorare a ritmi difficilmente eguagliabili.

Questa domenica (18,30 h.) sarà di nuovo il protagonista del Barça al La Ceramica, lo stadio dove ha conquistato il suo primo premio di MVP in La Liga e ha ricevuto la prima ovazione da parte dei tifosi rivali, quelli del Villarreal, un evento che si è ripetuto in vari stadi. Domenica scorsa, a Girona, la sua performance, arricchita da due gol decisivi per la vittoria del Barça, gli ha meritato lo stesso riconoscimento che La Liga riserva ai migliori calciatori di ogni partita.

Durante quella domenica del 27 agosto 2023, Rocafonda fece vedere gran parte del suo straordinario repertorio tecnico, divenendo un componente fondamentale nella vittoria del Barça contro il Villarreal (3-4). Era la terza gara della Liga 2023-24 e Xavi Hernández, l’allenatore che lo aveva fatto esordire nella lega maggiore perché, come ha spiegato l’ex direttore sportivo Jordi Cruyff quella stessa settimana su Movistar + “bastarono 5 minuti di pratica per capire che aveva davanti uno speciale”, gli concesse la titolarità. La performance di Lamine fu eccezionale, soprattutto per la personalità mostrata nel decidere quella partita che il Barça dovette vincere due volte, dopo aver permesso al Villarreal di rimontare un iniziale 0-2. Lamine lasciò il campo con un assist e due tiri al palo, uno dei quali trasformato in assist. Era il minuto 77 e il pubblico del Villarreal, amante del bel calcio, riconobbe la sua precoce qualità con un applauso, proprio quando lasciò il campo per un altro talento de La Masia, Ansu Fati. “Lamine è quello che si vede, alla fine parte da titolare e non è per capriccio dell’allenatore”, ha detto Xavi Hernández sul suo talento emergente quella sera estiva. “È intelligente, decisivo e, soprattutto, quasi sempre sceglie bene; prendere la decisione giusta a 16 anni è ciò che più colpisce di Lamine”. La descrizione che fece Xavi del giovane quella sera sarebbe condivisa oggi da qualsiasi osservatore. Fu la prima volta che Lamine venne incluso nell’undici iniziale in una partita di campionato esterna del Barça.

Durante quella partita piena di azione, Lamine si rese conto di essere il fulcro dell’esito del proprio team. Questo rappresentò uno dei suoi primi momenti di brillantezza, che l’hanno portato a dove si trova ora, tra i 30 candidati per il Pallone d’Oro, a essere il miglior giovane giocatore di una Eurocup nella quale ha avuto un ruolo di primo piano e vinto, facendo di lui il favorito assoluto per il premio Golden Boy. Le sue statistiche durante quella partita all’antico Madrigal confermarono l’opinione personale suggerita dalla sua eccezionale performance: ha partecipato a 59 tocchi, ha sparato quattro volte – due volte contro la traversa -, ha completato con successo i tre dribbling che ha tentato e ha appena fallito tre dei 37 passaggi durante la partita. Nonostante il suo ruolo di esterno, ha solo perso sette palle.

A soli 16 anni, Lamine ricevette il suo primo riconoscimento come MVP a La Ceramica. Ora, a soli 13 mesi dallo straordinario spettacolo d’esordio, Lamine è la principale preoccupazione di tutte le linee difensive avversarie, sia quando gioca con il Barça che quando rappresenta la nazionale, scelta che nel mese di agosto 2023 era ancora in attesa di conferma ufficiale. Fu a La Ceramica che quella potenziale stella del calcio formativo del Barça iniziò ad essere considerata seriamente da coloro che non sono fan del team.