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La Real non provoca danni, trova difficile creare pericolo e non riesce a mirare correttamente

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La Real ha avuto un avvio di stagione preoccupante e deludente. Nonostante i miglioramenti nel gioco mostrati a Valladolid e contro il Real Madrid, l’incidente di Mallorca ha evidenziato la realtà di situazione. A distanza di sette turni, la squadra si trova vicina alla zona retrocessione, con solo una vittoria e due pari, nonostante un calendario di partenze relativamente favorevole.

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Ci sono molti problemi che contribuiscono a questa situazione, ma il più ovvio e saliente è l’assenza di gol. Non c’è precisione nei tiri finali, passaggi decisivi, movimenti senza palla o tiri ben piazzati. La Real ha cercato di risolvere il problema acquistando, ma senza successo. Dopo sette turni, nessuno dei quattro che hanno giocato come attaccanti ha segnato un gol. Né Sadiq, né Becker, né Oyarzabal né Oskarsson. Hanno avuto tutti delle occasioni. L’unico attaccante che ha segnato è stato Kubo, che ha segnato il gol della vittoria a Cornellà. Gli altri attaccanti non hanno segnato e l’unico altro marcatore è stato Brais. Zubimendi ha segnato il terzo gol del bilancio, per un totale molto deludente. La Real, infatti, non segna un gol da 449 minuti di gioco, quasi cinque partite. Questo era già successo con Toshack nel 2001-2002, con Lotina l’anno della retrocessione (2006-2007) e con Imanol nel 2021-2022, come riportato da Pedro Martín su Cope. Attualmente, la squadra ha la peggior percentuale di tiri a porta trasformati in gol della Liga, con solo il 16%, mentre la media della Liga è del 32% e quella della Real dello scorso anno era del 33%, secondo le statistiche di Juanma Muñoz. Solo il Valladolid ha segnato meno gol in questa Liga (2).

Solo in due occasioni nella storia della Liga, la Real Sociedad ha segnato così pochi gol nelle prime sette partite della stagione- durante il 70-71 e il 91-92. Questa è una circostanza drammatica e storica. Risulta evidente la difficoltà nella creazione di opportunità offensive. Nella partita contro il Valladolid, molto è migliorato e sono stati creati pericoli di vario tipo, ma prima di allora la creazione di gioco era un problema in questa stagione. La squadra ha effettuato solo 19 tiri in porta fino ad ora, ossia una media di 2,71 a partita, il peggiore record del XXI secolo. Solo una volta, sotto la guida di Imanol, erano scesi sotto i 3 tiri a partita. Il calo rispetto all’anno scorso è drastico (4,71 tiri a partita) e deprimente. La squadra ha terminato 16 partite consecutive senza concludere cinque volte o più in porta, un dilemma che mette in evidenza le difficoltà offensive. Infatti, il centrocampo e le ali faticano a trovare modi efficaci per attaccare e mettere in difficoltà gli avversari. Quel necessario passaggio finale o tocco vincente sembra sempre essere fuori portata. Hanno bisogno di ben quattro volte il numero di passaggi (864) per segnare un gol rispetto alla scorsa stagione e quasi il doppio per confezionare un tiro nello specchio della porta, come segnalato dallo specialista Muñoz. Questo fa della Real il secondo e terzo peggior team nella competizione, rispetto a questi due parametri.

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