Nella competizione tra squadre giovanili ad Anoeta, il Valencia riesce a tirare avanti grazie a Paterna

Dall’arrivo al Valencia il 14 febbraio 2023, Rubén Baraja ha dovuto affrontare una situazione difficile, caratterizzata da problemi finanziari e una squadra in continuo mutamento. Nonostante ciò, l’allenatore è riuscito a adeguarsi alle situazioni, puntando fortemente sul prezioso seminario di Paterna, noto come uno dei migliori in Europa.

Di fronte alle difficoltà, si affida ai giovani di Paterna, come la reale Società ha fatto per superare la sua peggiore crisi. Da qui emergono i cosiddetti ‘figli della rovina’, che a Donostia erano Griezmann, Iñigo Martínez, Mikel González, Zurutuza, Agirretxe e altri.

Ora a Valencia ci sono molti altri.

Una squadra modesta ma di talento e con prospettive

Nel corso dell’estate, il Valencia ha visto molte nuove arriviste e partenze, la maggior parte delle quali a costo zero o attraverso prestiti. L’acquisto più significativo è stato quello di Luis Rioja, dal Alavés, per 1,2 milioni di euro. In questo contesto, Baraja ha reso la promozione dei giovani talenti uno dei suoi tratti distintivi, dando opportunità a giocatori locali che hanno iniziato ad avere esperienza sotto la sua supervisione da quando è entrato nel club.

Nomi come Tárrega, Mosquera, Yarek, Diego López, Jesús Vázquez e Javi Guerra hanno avuto un ruolo importante in questa nuova fase, in particolar modo Guerra. Nonostante un inizio di stagione non sempre convincente, il giocatore ha partecipato a 36 competizioni nel suo secondo anno nella squadra principale all’età di 20 anni. Intanto, le voci su un possibili trasferimento a Mikel Merino si facevano insistenti. Nonostante un’offerta concreta dal club txuri urdin, alla fine si sono orientati verso Sucic poiché il Valencia non aveva intenzione di abbassare il prezzo. Guerra era molto vicino a Girona e Atletico, ma alla fine è rimasto.

Durante quest’estate, il Valencia ha resistito alle lusinghe di altre squadre interessate ai suoi giovani talenti. Yarek Gasiorowski, difensore centrale di 19 anni e campione dell’Europeo U19, è stato nel mirino di diverse grandi squadre europee, facendo segnare per la sua statura di 1,92 metri e le sue capacità.

Inoltre, Baraja ha continuato a puntare sul talento locale, dando l’opportunità a nuovi debuttanti come Otorbi, un ala di soli 16 anni, e Martín Tejón, un centrocampista offensivo di 20 anni. Entrambi hanno fatto il loro debutto nella sconfitta per 1-2 contro il Barcellona nella prima giornata, sottolineando l’impegno dell’allenatore a far crescere la squadra.

Scontro tra squadre giovanili.

Il Valencia sta attraversando un periodo di rinnovamento, guidato da Baraja, con un focus particolare sui giovani talenti, che sono diventati un punto centrale. Sabato ci sarà uno scontro che si preannuncia entusiasmante tra due squadre che apprezzano altamente i talenti locali. Di recente, la Real ha schierato nove giocatori della propria scuola calcio nel match europeo casalingo contro il Nizza, con addirittura due giocatori che indossavano i numeri della squadra riserve. È probabile che molti non cresciuti nel vivaio giocheranno in Anoeta, tuttavia, l’importanza di giocatori come Zubeldia, Zubimendi, Barrenetxea, Oyarzabal o Turrientes sarà evidente.

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