Anoeta si delizia con la rinascita della Real e del suo nuovo ‘assassino’ vichingo

Il calcio è uno sport in cui emergono nuovi talenti grazie a prestazioni che superano talvolta le aspettative più rosee. Questo è stato il caso di Oskarsson, che ha fatto il suo esordio da marcatore con la Real Sociedad segnando una doppietta entrando in campo dalla panchina e completando una giornata perfetta ad Anoeta.

Oskarsson, di soli 20 anni, aveva generato grandi aspettative da quando è arrivato nel club dopo l’ingente investimento fatto per lui, e sembra che questi milioni stiano iniziando a portare i loro frutti. Contro il Valencia, la Real era in difficoltà in attacco e l’islandese è riuscito a segnare due gol in 30 minuti, con solo 11 tocchi di palla.

Prima dei gol, Orri aveva avuto due occasioni verso la porta. La prima, forse, è arrivata troppo presto e ha sorpreso l’islandese freddo. Un eccellente cross di Javi López, che ha inviato la palla davanti alla difesa del Valencia, lo ha messo in una posizione in cui solitamente un attaccante non fallisce, ma l’attaccante non ha colpito bene la palla. Non è passato molto tempo prima che arrivasse la seconda occasione, in cui questa volta l’attaccante è riuscito a arrivare, ma anche in questo caso è stato sfortunato, e nonostante sia riuscito a colpire, ha finito per scontrarsi con il portiere del Valencia. Il rimbalzo è stato infine colpito da Turrientes, che l’ha mandata sulle tribune. Ma alla terza è andata bene, ed è esattamente ciò che è successo. Il primo gol è arrivato all’80° minuto, dopo un colpo di genio di Sergio Gómez che ha controllato la palla quasi come se la stesse prendendo a mano, per poi fare un passaggio in profondità a Brais. Il galiziano è riuscito a controllare il pallone con un tocco, e al secondo passaggio ha dato la palla all’attaccante, che stava correndo per poter tirare da solo e aprire il suo conto personale con la maglia della Real Sociedad. La folla è andata in delirio celebrando l’atteso gol di Oskarsson.

Il secondo goal ha segnato il momento culminante della festa allo stadio Anoeta. Durante il tempo recuperato, Magunazelaia, un giovane del vivaio, è riuscito a intercettare un pallone a centrocampo, proseguendo poi con un passaggio a Gómez, regolarmente in posizione di gioco, che aveva superato la difesa del Valencia. Gómez ha puntato verso la porta di Mamardashvili, accompagnato da Oskarsson e Brais Méndez, che correvano al passo con il catalano. Indossando la maglia numero 17, ha generosamente concesso il goal al giovane islandese, che ha esultato con i tifosi. Sarà necessario abituarsi alla sua esibizione simile a quella di Michu nei suoi momenti di gloria. Oskarsson si è liberato della pressione che stava costruendo a causa della sua mancanza di goal. Non solo per lui, ma perché la squadra era in un momento di bisogno davanti al goal. Ieri la Real ha segnato lo stesso numero di goal nei precedenti sette turni di gioco. Nonostante non fosse in campo da inizio partita, i tifosi sperano che possa diventare il nuovo idolo o ‘killer’, e che mantenga la sua forma negli imminenti match, in quanto la sua abilità di segnare goal sarà cruciale sia in Europa League contro l’Anderlecht che in campionato contro l’Atlético, in vista di un positivo stop internazionale.

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Simeone ha espresso ironicamente il suo parere sui programmi, dicendo: “Esistono persone che svolgono egregiamente il proprio lavoro, meritevoli di rispetto.”