Domenica, José Luis Gayà ha compiuto un ulteriore progresso nel suo recupero. Nonostante l’atmosfera attuale attorno al Valencia sia pervasa da un senso di pessimismo dovuto all’evidente difficoltà del team di trovare la giusta carica, il capitano, che vanta già più di dieci anni al servizio della prima squadra del Valencia, si avvicina al ritorno in campo.
Domenica ha iniziato ad allenarsi con i suoi compagni per la prima volta dopo il suo infortunio. Rubén Baraja l’aspetta dopo oltre cinque mesi lontano dai campi da gioco. Il giocatore di Alicante, che desiderava vivere l’esperienza dell’Europeo e sembrava destinato a essere un titolare sotto la guida di Luis de la Fuente, non è stato fortunato.
Dopo due mesi lontano dalla squadra a causa di un infortunio al quadricep, una ricaduta nel maggio scorso lo ha costretto a rinunciare all’Europeo e a sottoporsi a un intervento chirurgico. L’infortunio è avvenuto nel penultimo turno di campionato. Subentrato nell’undicesimo minuto contro il Girona, è stato presto costretto a tornare in panchina a causa di una lesione al retto femorale del quadricep, che ha annullato ogni speranza di partecipare all’Europeo. Da allora, il nativo di Pedreguer ha seguito un rigoroso programma di recupero per superare i suoi infortuni. L’intervento chirurgico, eseguito a maggio a Turku (Finlandia) dal dottor Lasse Lempainen, è stato un successo. Non solo ha dovuto rinunciare all’ultimo turno di campionato, ma anche alla preparazione estiva e all’inizio della nuova stagione. Per Baraja, la sua assenza è stata un vero e proprio rompicapo. Il tecnico di Valladolid ha scommesso su Jesús Vázquez come terzino sinistro dalla prima giornata, ma i dubbi sono emersi subito. Ecco perché si è alternato con Thierry Correia alla posizione di terzino sinistro, nonostante Correia sia destro. Questo è dimostrato da sabato.
Jesús è stato scelto come titolare, ma fu sostituito da Baraja al 36° minuto. All’uscita dal campo, il giovane terzino sinistro, che è figlio di Braulio Vázquez, direttore sportivo dell’Osasuna, non ha nemmeno stretto la mano a Baraja. Questo è successo dopo una prima mezz’ora in cui il Valencia non si è fatto vedere nell’arena Reale e stava perdendo per 1-0, anche se la colpa del gol non era del terzino del Valencia. In ogni caso, tutto questo fa capire quanto il Valencia dipenda da Gayà per il ruolo di terzino sinistro. Baraja attende con ansia il suo ritorno, che dovrebbe avvenire a metà o alla fine di ottobre, cioè subito dopo la pausa delle squadre nazionali. Il nativo di Valladolid lo aspetta come la pioggia di maggio.