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Valverde sostiene che non sia stato un caso di espulsione per il motivo che Julen ha avuto contatto con la palla

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L’Athletic è rimasto deluso dopo il pareggio ottenuto dal Siviglia grazie ad un autogol di Alex Padilla, come ammesso da Valverde alla fine della partita. “Tutto dipende da chi raggiunge il pareggio. Se pareggia la tua squadra, hai un gusto migliore in bocca.

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L’espulsione è stata un evento di gioco che ha definito il pareggio e il fatto che non abbiamo vinto la partita. Questo oltre all’obiettivo seguito da un rinvio, anche se è stata una bella mossa da parte del Siviglia. Dopo metà del primo tempo abbiamo giocato meglio e nel secondo abbiamo cercato di vincere la partita mentre loro cercavano di contrattaccare”, ha affermato l’allenatore. La squadra rossonera ha perso due punti, una situazione simile a quella contro l’Atletico, quando gli avversari hanno segnato con un gol di Correa nei tempi supplementari. In quel caso, quello che è stato perso è stata la parità. “È un peccato perché abbiamo perso punti qui, il giorno dell’Atletico e oggi”, ha aggiunto. Il rosso diretto a Julen Agirrezabala ha definito la partita. Secondo Txingurri e i suoi giocatori, l’arbitro Soto Grado non ha preso la decisione corretta. “Non so se possiamo fare appello. Per noi non è una espulsione perché ha colpito la palla che è rimbalzata fuori. E’ vero che poi lo ha toccato. Ci sono due arbitri, uno sul campo e uno nel VAR. Non lo so. Ai miei tempi, toccare la palla era come un salvacondotto”, ha spiegato. Mikel Jauregizar ha segnato il suo primo gol come leone e Peio Canales ha debuttato con la squadra principale. L’allenatore ha analizzato che cosa possono dare questi due giocatori junior: “Jaure dovrebbe essere di grande aiuto quest’anno. Già l’anno scorso vedevamo alcuni aspetti che potevano essere benefici per la squadra. Gestisce bene la palla, è bravo nei contrasti. Sta solo iniziando ma ha un grande potenziale.”

Il gol è la ricompensa per il loro sforzo. Nel contesto di Canales, notavamo che Berenguer era un po’ indietro, stavamo utilizzando quattro attaccanti e potevano superarci. L’ho inserito in campo poiché era l’unico giocatore specifico disponibile in panchina.

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