Durante la partita di domenica tra l’Atlético Madrid e il Real Madrid allo stadio Metropolitano, l’arbitro Mateo Busquets Ferrer ha interrotto il gioco per 17 minuti a causa del lancio di oggetti. Lo stesso ha ripreso l’incontro solo quando il responsabile della sicurezza gli ha assicurato che la situazione era tornata alla normalità e che poteva riprendere il gioco, come riportato nel verbale, pubblicato sul sito ufficiale della Federazione Spagnola di Calcio.
L’arbitro richiese al coordinatore della sicurezza una garanzia sulla sicurezza dei giocatori prima di far ripartire la partita. Dopo 14 minuti dall’interruzione, la partita riprese senza nuovi incidenti, come scritto nel verbale. Inizialmente, dopo il goal dello 0-1 del Real Madrid di Eder Militao, al minuto 64 “dal fondo basso sud, venivano lanciati vari oggetti verso la zona dove si trovava il portiere ospite (Thibaut Courtois), senza che alcuno di questi lo colpisse”, come riportato nel verbale.
Furono identificati tre accendini e una bottiglia d’acqua tra gli oggetti lanciati, il che attivò il protocollo di sicurezza per il lancio di oggetti, con la richiesta di un annuncio di cessazione di questi lanci tramite gli altoparlanti dello stadio. Al minuto 65, il lancio di oggetti continuò dalla stessa zona, attivando nuovamente il protocollo e richiedendo un ulteriore avviso di cessazione. Infine, al minuto 67, a causa della continua ripetizione del lancio di oggetti dalla stessa zona, si è deciso di sospendere temporaneamente la partita, facendo ritirare le squadre negli spogliatoi.
Una volta entrati negli spogliatoi, gli arbitri riuniscono capitani e delegati di entrambe le squadre, direttori della LaLiga, coordinatori di sicurezza e delegati federali per informarli della situazione, avvisando che se tale comportamento si ripete, la partita verrà sospesa definitivamente. RIGUARDO AL TIFOSO CHE ERA ARMATO “Oggi è stata una giornata difficile, è successo di tutto. C’è stata la sospensione della partita da parte dell’arbitro, la minaccia di sospensione. Ci siamo riuniti negli spogliatoi, tutti gli interessati, staff tecnico, giocatori, lui ed io”, ha detto il responsabile della sicurezza del derby madrileno, parlando a ‘El Chiringuito’. In questa prospettiva, José Luis Tucho ha dichiarato che gli è stato chiesto cosa fare dal punto di vista della sicurezza. “Ho detto che se si parlava con i tifosi e loro ascoltavano ragione, il gioco poteva continuare”, ha spiegato. “Mi hanno risposto ‘sì’ e così abbiamo fatto”, ha aggiunto l’ispettore della Polizia Nazionale, che ha confermato l’identificazione di diverse persone e l’espulsione di alcune per tale motivo. L’ispettore della polizia ha confermato che sono stati lanciati “diversi accendini”. “Ci sono stati diversi lanci, c’è qualcuno (un tifoso) che è stato identificato ed espulso”, ha detto. “Aveva anche un altro oggetto, ma questo sarà affrontato dalla Commissione (Antiviolenza)”, ha spiegato Tucho, a cui il giornalista ha chiesto: “Un altro oggetto come cosa? Un’arma?”. Alla quale il responsabile della sicurezza ha risposto “potrebbe essere”. A questo proposito, ‘El Chiringuito’, ha riportato e mostrato l’arma che sarebbe stata sequestrata a uno dei presunti autori del lancio degli accendini. Era un coltello con una bandiera spagnola sull’impugnatura e un teschio.