Il primo episodio della docuserie intitolata “No tenéis ni puta idea”, con uno sguardo intimo e approfondito sulla vita professionale e personale di Luis Enrique come tecnico del PSG, è andato in onda su Movistar Plus+ questo lunedì. L’ex direttore sportivo spagnolo è arrivato a Parigi con un obiettivo ben preciso, quello di costruire una squadra.
Per questa ragione, avrebbe rifiutato l’offerta del club parigino se Neymar, Mbappé e Messi fossero rimasti. “Non avrei mai allenato il PSG con Messi, Neymar e Mbappé”. Appena arrivato, con l’argentino già fuori dal club, ha comunicato a Neymar, componente fondamentale dello spogliatoio, come anche Verratti, che non avrebbe puntato su di lui.
Una decisione che ha fatto scalpore nel mondo, ma che è stata approvata dal direttore sportivo Luis Campos, con il quale ‘Lucho’ ha un’ottima relazione. “Se vincere titoli significasse avere il miglior giocatore del mondo, il PSG avrebbe già otto Champions…invece ne ha zero”. Nel corso del documentario, e come ci si aspetta dal primo episodio, mostra una relazione unica con Kylian Mbappé, a cui chiede anche di difendere. Mbappé per il mondo, ‘Kiki’ per lui. Nel primo episodio vediamo il sorteggio della Champions in cui la squadra è stata abbinata con Dortmund, Milan e Newcastle nel “gruppo della morte”, una situazione che preoccupa la sua famiglia e il suo staff, ma che lui affronta con ottimismo, sostenendo che “loro dovrebbero aver paura di noi”. E’ evidente nell’episodio e nel documento nel suo complesso, la sua famiglia in mode più ansioso e lui invece sempre pieno di ottimismo. Il punto chiave sta nel costruire una squadra, per questo motivo, saremo più forti la prossima stagione. “Con Kylian o senza di lui”, quando non era ancora chiaro se sarebbe rimasto o meno nel club parigino. Considera Mbappé come il miglior giocatore del mondo, ma “come persona è anche di più”.
Essendo una persona impegnata, affettuosa e gentile, ciò non gli impedisce di comprendere la necessità di richiedere anche un’adeguata difesa per vincere le partite. Egli afferma: ”Mbappé, deve impegnarsi come tutti gli altri, il problema è che vengono trattati come dei e alcuni si offendono se sorgono commenti riguardanti le star. È possibile dialogare con loro”, così come rivelato da ‘Lucho’ nel suo documentale.