Sono passati sei anni da quando Vinicius ha fatto il suo debutto con la squadra del Real Madrid

Il 29 Settembre del 2018, durante una partita contro l’Atlético al Santiago Bernabéu che si concluse con un pareggio senza reti nella settima giornata de LaLiga, Vinicius Jr. fece il suo debutto con la prima squadra del Real Madrid.

Ora, a sei anni di distanza, essendo ormai riconosciuto come uno dei migliori calciatori del pianeta e in attesa di aggiudicarsi il suo primo Balón de Oro, Vinicius sarà al centro dell’attenzione questo domenica (alle 21:00) al Metropolitano.

Fu Julen Lopetegui a dare a Vinicius la possibilità di debuttare quando aveva solo 18 anni, nonostante lo vedesse ancora lontano dal livello richiesto per giocare con la prima squadra del Real Madrid. “Ha bisogno di tempo per maturare”, aveva detto poche ore prima di puntare su un giocatore che era già troppo grande per il Castilla, dopo essere stato la giovane promessa del Flamengo. Nella sua prima partita Vinicius fece poco, ma la sua presenza e capacità di destabilizzare l’avversario è sempre un fattore determinante. Entrò in campo al Bernabéu al minuto 88 sostituendo Karim Benzema, come ultima chance per scappare dalla trappola di Diego Simeone. La sua crescita arrivò con l’esonero di Lopetegui e l’arrivo di Santi Solari. Da allora Vinicius ha collezionato 273 partite con la maglia del Real Madrid, segnando 86 gol e vincendo 13 titoli. La sua leadership è cresciuta fino a diventare il punto di riferimento dell’attacco del Real Madrid con il ritorno di Carlo Ancelotti e ha avuto un ruolo speciale nella conquista delle ultime due Champions’, segnando nelle finali contro Liverpool e Borussia Dortmund nella quattordicesima e quindicesima edizione. Nell’ultima finale è stato nominato miglior giocatore del match. Questo torneo potrebbe essere la spinta decisiva per aggiudicarsi il suo primo Balón de Oro. Nel suo sesto anniversario, si ritroverà a sfidare l’Atlético de Madrid, il seconda squadra contro cui ha giocato di più in carriera, tredici volte senza brillare come avrebbe voluto.

Il Real Madrid ha segnato un totale di 22 gol in questi incontri, di cui uno solo da ‘Vini’, che si prepara a tornare al Metropolitano con maggiori responsabilità a causa dell’assenza di Kylian Mbappé per infortunio. Questa sarà la sua sesta visita. Nell’ultimo gennaio, durante gli ottavi di finale della Coppa, dopo aver mancato la sconfitta in campionato, è tornato in uno dei stadi con l’atmosfera più ostile in Spagna, dopo 487 giorni di assenza. Episodi razzisti avvenuti nelle vicinanze del Metropolitano e con qualche coro all’interno sono rimasti impressi per sempre nella mente di Vinicius. Uno di questi era un atto vandalico prima di un’altra partita di Coppa, quando un manichino con la sua maglia era stato appeso a un ponte vicino al centro sportivo del Real Madrid con un cartello che recitava “Madrid odia al Real”. Ora arriva al appuntamento celebrando la condanna giudiziaria che sta cadendo su coloro che commettono atti razzisti negli stadi spagnoli, come la condanna a prigione di un tifoso allo stadio di Mallorca. Con la speranza che non accada ancora e che tutto il clamore sui social media non diventi reale. Portabandiera mondiale di una lotta senza tregua. Ma Vini arriva anche dopo essere tornato ad avere comportamenti problematici nei confronti degli arbitri, che vengono puniti con cartellini gialli. Tre di seguito per proteste, contro Betis, Espanyol e Alavés, proprio nelle due partite in cui è tornato decisivo, avvicinandosi alla sua identità letale dopo un inizio di stagione irregolare a causa dell’assenza di una preparazione adeguata.

“Ogni giorno apprendo, analizzo i giochi a casa, nel mio costante percorso per diventare una persona migliore”, ha confidato un anno fa in relazione a un problema che riemerge quando Vinícius sente che le sue proteste o qualsiasi suo gesto recepisce un trattamento più severo rispetto alle mosse dei suoi avversari. Ancora una volta, la sfida si presenta per Vinícius in seguito alla richiesta di Carlo Ancelotti ai suoi giocatori di non protestare, dopo aver ricevuto sei cartellini gialli in due partite e ben nove nell’arco dell’intera stagione. Questa verifica si svolge in un Metro Civitas dove, nell’ultima esperienza, ha partecipato a un derby pieno di tensione, segnato da discussioni con altri giocatori, con Diego Simeone e con il pubblico.

Nonostante nell’ultimo match, ricco di emozioni, Vinícius sia stato sempre un elemento destabilizzante nelle situazioni uno contro uno e abbia brillato in diverse situazioni del gioco, ha finito per essere punito con un cartellino per le sue proteste all’arbitro, dopo aver puntato il dito contro un raccoglitore di palle che ha impedito più volte l’inizio rapido del gioco. In una provocazione reciproca, ha finito per cadere nella trappola del “calcio che non si vede”, celebrando un gol dopo un errore di Jan Oblak e sparando il pallone nella folla dopo il secondo gol che ha portato alla proroga, causando l’ira di Simeone che chiedeva la sua espulsione per doppio cartellino.

Con la fine del match e la vittoria dell’Atletico Madrid, Simeone ha interrotto i festeggiamenti per dire alcune parole all’orecchio di Vinicius, a cui il brasiliano ha risposto. Sono queste le immagini dell’ultimo derby giocato dal brasiliano, in cui è uno dei protagonisti principali nel giorno del sesto anniversario del suo debutto con il Real Madrid. Vinicius non ha preso parte a un derby dal febbraio 2023.

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