L’Athletic europeo porta con sé il marchio ‘made in Lezama’

Ernesto Valverde ha definito in modo chiaro la strategia da seguire in questa stagione. Il calendario fitto di impegni richiede un costante turn over del suo undici titolare, partita dopo partita. Ieri, l’Athletic ha schierato ben sei giocatori diversi rispetto alla formazione che ha affrontato il Siviglia la domenica precedente.

Il rientro di San Mamés nella Europa League è stato molto positivo, con una vittoria contro un avversario di tutto rispetto, che rende ancor più prezioso il punto conquistato a Roma due giovedì fa. I leoni hanno inoltre avuto un assaggio delle sfide che comporta disputare un incontro ‘continentale’. La scelta dell’undici titolare di Valverde evidenzia l’impegno che viene svolto nella spesso sottovalutata accademia di Lezama. Alcuni giocatori sono cresciuti all’interno del club, mentre altri provengono da esperienze esterne e c’è anche chi è tornato dopo aver assaporato altre realtà. Basta guardare la formazione per identificare i diversi percorsi di ciascuno. Solo un giocatore è rimasto in campo tra i leoni che hanno affrontato l’AZ Alkmaar in questa competizione nel 2015-2016, quando Valverde era già seduto sulla panchina. Iñaki Williams è l’unico a aver preso parte a quel match del 10 dicembre 2015, che si concluse in parità 2-2, mentre il capitano di ieri è rimasto in panchina insieme a Remiro, oggi portiere della Real. Bóveda, invece, ha giocato tutta la partita di quel giorno a Bilbao e attualmente si trova a Lezama. All’epoca, i leoni erano in testa a un girone che comprendeva anche l’Augsburgo e il Partizan. Durante quell’edizione del torneo, la squadra bilbaina raggiunse le semifinali, dove fu eliminata dal Siviglia, poi trionfatore, ai calci di rigore.

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