Le Normand sbaglia il percorso verso ‘casa’, ma evita il ‘verdetto’ di Anoeta

L’Atlético de Madrid affronterà la Real Sociedad domenica 6 ottobre ad Anoeta. Si preannuncia una partita difficile, specialmente dopo una settimana complicata per la squadra di Diego Pablo Simeone. I colchoneros arrivano a questo incontro dopo le polemiche del derby contro il Real Madrid e la pesante sconfitta subita contro il Benfica in Champions League.

L’atmosfera in LaLiga è influenzata da quanto accaduto al Metropolitano durante il derby, con molto rumore e tensione, inclusa una sanzione. Sarebbe dunque auspicabile un incontro tranquillo sia per l’Atlético che per la Real Sociedad, che ha vissuto momenti turbolenti nella sua partita di Europa League contro l’Anderlecht a causa di comportamenti inaccettabili da parte dei tifosi belgi, che hanno causato disordini. In questo contesto, minori saranno le interferenze in un incontro già acceso, meglio sarà. Purtroppo, Robin Le Normand non sarà presente sul campo. La sua assenza non è dovuta a mancanza di voglia, dato che sarebbe tornato al club che lo ha cresciuto e che considera il più importante della sua carriera, al quale è legato affettivamente. Tuttavia, ha subito un trauma cranico con ematoma, il che lo tiene lontano dal campo, senza una data di rientro certa, in attesa di un completo recupero. Inoltre, non illudiamoci: il suo ritorno ad Anoeta avrebbe significato tornare alle radici e vivere un momento speciale, ma anche affrontare una sorta di ‘giudizio’ da parte del pubblico, che non prometteva nulla di buono.

Osservando le esperienze passate di Antoine Griezmann e le reazioni sui social, era chiaro che il ritorno del franco-spagnolo ad Anoeta non sarebbe stato accolto positivamente. Molti tifosi lo attendevano per esprimere il loro malcontento, non tanto per la sua partenza, quanto per aver scelto l’Atlético de Madrid come nuova squadra.

Le Normand non ha bisogno di cercare lontano per capire cosa lo aspettava al suo rientro ad Anoeta con la maglia dei colchoneros. Antoine Griezmann, infatti, sa bene cosa significa tornare, ed è qualcosa che vive ad ogni partita. Raramente qualcuno ha dimostrato un attaccamento così forte alla Real come ha fatto il francese, con innumerevoli atti d’affetto. Tuttavia, né il tempo né le sue dichiarazioni e i suoi gesti sono bastati a incassare il perdono di buona parte dei tifosi della squadra basca per aver optato per l’Atlético. Solo nell’ultima stagione, Griezmann non ha avuto un’accoglienza calorosa al Real Arena, in occasione dell’ultima partita tra l’Atlético de Madrid e la Real Sociedad.

Nonostante il club di San Sebastián avesse cercato di affrontare la situazione con tatto, offrendo un saluto sui social (che è stato accolto con critiche da parte dei supporters), l’atmosfera allo stadio è stata ben diversa. Sin dall’inizio della partita, il francese è stato accolto da fischi ogni volta che entrava in possesso della palla. Ma l’episodio più grave è avvenuto nel secondo tempo, quando Kubo ha commesso un fallo su di lui e entrambi sono caduti a terra. Griezmann si è fatto male e, mentre si rialzava, un gruppo di tifosi ha iniziato a cantare “Griezmann muori”. Questo coro, benché non rappresentativo di tutti i presenti e contestato da parte dei tifosi della Real, ha comunque lasciato il segno. LaLiga ha denunciato tali comportamenti.

In ogni situazione, un episodio che Antoine ha vissuto frequentemente da quando è approdato all’Atlético. Sin dalla sua prima apparizione, in cui si udirono applausi ostili come “¡Griezmann, muérete!”, un coro che è tornato in molte altre partite.

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