Ieri, Anoeta ha vissuto un “nuovo attacco”, come indicato dalla Real Sociedad in un comunicato rilasciato in serata condannando l’accaduto. I tifosi estremisti dell’Anderlecht hanno generato disordini, influenzando il corso della partita, ignorando le regole e mettendo a rischio i sostenitori della Real, tra cui molti bambini.
Si attende per oggi, venerdì, un incontro tra la Real Sociedad e la UEFA in seguito ai gravi eventi verificatisi la scorsa notte a San Sebastián. È certo che ci saranno sanzioni severe per l’Anderlecht, che, secondo il codice disciplinare UEFA, è considerato il principale responsabile di questi incidenti, sia all’esterno che all’interno dello stadio.
Il club belga sarà chiamato a rispondere per il comportamento vandalico dei propri tifosi, che hanno violato la zona di sicurezza creata dalla Real Sociedad per i tifosi in trasferta, lanciando oggetti e sedili rotti verso i sostenitori di casa. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito a causa di tali comportamenti violenti. Quest’atteggiamento ha portato a una sospensione temporanea della partita, durante la quale i giocatori belgi hanno esortato i loro tifosi a fermare le provocazioni. Il rappresentante del club belga ha riferito che otto tifosi estremisti erano stati arrestati dalla Ertzaintza, ma successivamente la Real e fonti ufficiali hanno confermato che i fermati erano cinque, con alcuni altri identificati.
La situazione relativa alla partita con il Benfica e le responsabilità del delegato di campo rimane poco chiara. Non si comprende per quale motivo l’arbitro rumeno Marian Barbu non abbia deciso di interrompere, anche solo temporaneamente, il match, nonostante le richieste insistenti dei giocatori della Real Sociedad. Oyarzabal ha dichiarato dopo l’incontro che avevano sollecitato tale intervento per un lungo periodo. Secondo alcune fonti contattate da MD, tale decisione avrebbe potuto essere presa dal delegato UEFA. Esiste un precedente risalente a novembre 2023, in cui la partita tra Real Sociedad e Benfica non venne sospesa, nonostante gli eventi problematici legati al lancio di razzi contro i tifosi della Real.
Le regole UEFA specificano chiaramente le responsabilità, come indicato nell’articolo 16 del Codice Disciplinare, dove si afferma che “i club ospitanti e le associazioni nazionali sono responsabili per l’ordine e la sicurezza all’interno e nei dintorni dello stadio prima, durante e dopo gli eventi sportivi… saranno ritenuti responsabili di tutti gli incidenti che si verificano”.
In particolare, il paragrafo successivo stabilisce che “le associazioni e i club rispondono per i comportamenti inappropriati dei loro tifosi”. Tra i comportamenti sanzionabili figurano:
– il lancio di oggetti che possano compromettere la sicurezza fisica di altri
– il lancio di oggetti che possano incidere sulla sicurezza di chiunque si trovi allo stadio o sullo svolgimento della gara
– atti vandalici
– qualsiasi altra violazione dell’ordine o della disciplina sia all’interno che nei pressi dello stadio.
Di conseguenza, l’Anderlecht risulta essere direttamente responsabile per gli incidenti, e la Real Sociedad può essere considerata responsabile solo nel caso in cui siano emerse negligenze rispetto alle misure di sicurezza adottate.
Il futuro dello stadio Costant Vanden Stock è incerto. Le sanzioni sono ancora da definire, ma è certo che il club belga affronterà multe economiche che potrebbero arrivare fino a 50.000 euro. Inoltre, ci sarà un divieto di vendita di biglietti per i tifosi nell’imminente partita dell’Anderlecht lontano dal proprio campo. A causa della gravità degli eventi, non si esclude un possibile fermo totale dello stadio Costant Vanden Stock, residenza dell’Anderlecht. La UEFA concederà al club belga un termine di 30 giorni per mettersi in contatto con la Real Sociedad e coprire i costi dei danni subiti durante gli incidenti di ieri sera. Questo potrebbe essere l’unico aspetto positivo per il club spagnolo dopo i disordini avvenuti.
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