Il Girona ha subito, durante l’estate, la perdita di diversi giocatori chiave come Dovbyk, Savinho, Aleix García, Eric García e Yan Couto, che hanno contribuito al successo della scorsa stagione. Anche se alcuni hanno preso il loro posto, resta fondamentale che si adattino al nuovo stile di gioco, considerando anche la forte competizione che li attende.
Valverde non prevede un Girona radicalmente cambiato: “Li vedo giocare come l’anno passato. Hanno un approccio offensivo, puntano a sviluppare il gioco, pressano in alto e si mostrano aggressivi”. La transizione è una fase che coinvolge tutte le squadre, poiché ogni stagione presenta sfide uniche da affrontare.
Tuttavia, il marchio di fabbrica di Míchel rimane evidente nel club catalano. “È un team facilmente riconoscibile, nonostante i cambiamenti nella rosa. Li vedo in una buona direzione per quanto riguarda il gioco. A volte si ottiene di più, altre di meno, ma considerando l’eccezionalità della scorsa stagione, è difficile eguagliare quel livello”, ha affermato Txingurri. È un problema aver fissato l’asticella così alta? “No, spererei piuttosto di affrontare tutte queste sfide”. Il Girona ha lottato per il titolo, concludendo al terzo posto e competendo con le migliori squadre europee. “Hanno vissuto momenti eccitanti e ora si stanno godendo anche la bellezza della Champions”. Míchel ha instillato nel team un’identità di gioco riconoscibile per i giocatori stessi. È vero che hanno dovuto fronteggiare cambiamenti significativi e affrontare infortuni importanti nell’ultima settimana, come quelli di Tsygankov, Blind e Oriol Romeu; tuttavia, l’allenatore osserva il Girona mantenere la stessa linea dell’anno precedente.
