Il allenatore della Real ha mostrato una calma apparente, esprimendo un sentimento misto riguardo all’esito della gara: “Sono un po’ frustrato perché abbiamo disputato una bella partita e avremmo meritato di più, ma sono molto fiero di come i ragazzi hanno reagito dopo il gol subito.
I tifosi, che ci hanno sostenuto fino alla fine, sono stati fantastici; per questo ho motivi per essere soddisfatto, sebbene non completamente”, spiegava Imanol.
La Real ha dimostrato una superiorità rispetto all’Atlético Madrid per buona parte dell’incontro, ma l’allenatore notava che il pareggio è arrivato troppo tardi, nonostante avessero avuto altre due chance dopo il gol di Sucic.
“Il gol del pareggio è avvenuto nei minuti finali, ma abbiamo dato il massimo contro una delle squadre che difende meglio, con una linea a cinque e, a volte, persino a sei. Abbiamo cercato di attaccare da tutte le parti. Sebbene non abbiamo creato molte difficoltà al portiere avversario, abbiamo comunque avuto opportunità per pareggiare sia prima che dopo il secondo gol”, aggiungeva Imanol, che concludeva con un sospiro: “Altri due punti ci sfuggono”.
Nonostante il gol incassato al primo minuto, la squadra basca ha mostrato una grande solidità difensiva e Imanol ne era consapevole. “Se loro non hanno avuto più occasioni, è perché noi abbiamo lavorato bene in difesa. Questa squadra sa come creare e vincere le partite, anche difendendo così in basso come oggi. Sia in fase difensiva che offensiva, abbiamo fatto molte cose bene”. Riguardo all’attacco, ha ripetuto un concetto già espresso nel mese scorso: “I numeri sono stati buoni, non solo oggi; lo sono stati anche contro il Madrid, il Valladolid e l’Anderlecht. Dobbiamo essere incisivi; quando si è superiori, bisogna chiudere i conti. Questo è ciò che ci è mancato nelle ultime cinque gare”.
Imanol ha optato per effettuare solo due sostituzioni, suggerendo di avere fiducia e la determinazione necessaria per cambiare le sorti della partita. “È una mia responsabilità. Ho notato che i giocatori avevano energia, quindi non sono state necessarie ulteriori modifiche.” Dopo il gol di Sucic, ha deciso di fermare il cambio di Oskarsson: “Era il momento di osare. Stavamo giocando bene e la sostituzione aveva un’impostazione più offensiva, non perché fossi insoddisfatto del nostro gioco,” ha spiegato il tecnico di Orio.