L’episodio verificatosi durante il derby tra l’Atlético de Madrid e il Real Madrid, disputato al Metropolitano, ha avuto ripercussioni significative. La partita è stata temporaneamente interrotta dal direttore di gara a causa del lancio di oggetti contro Thibaut Courtois.
Ora, le conseguenze si manifestano a livello dell’organo principale del campionato di calcio spagnolo.
Il 4 ottobre scorso, LaLiga ha presentato un documento alla Commissione contro la Violenza per quanto riguarda il gruppo estremista ‘Frente Atlético’, in relazione a comportamenti violenti avvenuti nel match tra le due squadre.
L’ente calcistico spagnolo ha comunicato che intende intraprendere azioni legali nei confronti dei membri del ‘Frente Atlético’. Queste azioni non solo punteranno a far emergere le responsabilità personali, ma anche a richiedere la dissoluzione del gruppo stesso e a imporre misure come la chiusura dei luoghi di ritrovo degli appartenenti, oltre alla sospensione delle loro attività.
Resta da capire quale sia il fondamento giuridico di tali misure, poiché il ‘Frente Atlético’ non è più considerato un gruppo ufficiale dell’Atlético de Madrid dal 2014, a seguito di scontri con i membri dei Riazor Blues che portarono all’omicidio di un tifoso di quest’ultimo, Javier Romero Taboada, noto come “Jimmy”. Inoltre, il club ha specificato che questo gruppo non dispone di alcuno spazio al Metropolitano per organizzarsi o svolgere attività. LaLiga prevede di chiedere il divieto di accesso allo stadio Metropolitano per le persone coinvolte.
In questo contesto, l’ente guidato da Javier Tebas ha registrato 142 eventi connessi a questo gruppo nel periodo che va dalla stagione 15/16 alla 22/23. Inoltre, LaLiga ha chiesto il supporto della Commissione Statale contro la Violenza nello Sport e l’assistenza specifica dell’Avvocatura dello Stato per assicurarsi che le procedure legali vengano svolte con la massima efficacia e che vengano adottati interventi decisivi contro la violenza nel calcio spagnolo.