Il singolare caso di Urko: investimento della Real, ma chiamato spesso a fare panchina

Non è un protagonista nei match né nella quotidianità della Real, ma all’approssimarsi del secondo stop per le nazionali della stagione, in ottobre, si potrebbe parlare di un ‘Caso Urko’. Il centrocampista gasteiztarra, addestrato a Zubieta, fa parte della rosa; Imanol lo ha recentemente ribadito in risposta a domande su possibili problematiche o pianificazioni per il suo futuro.

Tuttavia, il giocatore versa in una situazione di totale isolamento e, a soli 23 anni, sembra che la sua crescita si sia bloccata, con le aspettative, date le sue elevate potenzialità, mai realizzate. Questa stagnazione è attribuibile al suo rendimento, ma soprattutto alla sua invisibilità in campo.

La Real ha negato la possibilità di una cessione

La situazione di Urko, caratterizzata da scarsa continuità ma da notevoli doti, spinge spesso una delle parti, o entrambe, a considerare una cessione per favorire la crescita del calciatore. Fonti vicine al giocatore riferiscono che al momento non intendono valutare un’uscita, dato che il mercato è lontano; quello che Urko desidera è lottare al massimo per sfruttare qualsiasi opportunità possa presentarsi. In un’intervista a MD a Laguardia durante l’estate, Urko ha dichiarato che ogni partita con la Real è un dono e che non pensa minimamente di andare via, auspicando di essere pronto per un’occasione e “sperando” di restare sempre nella Real. “Mi farebbe molto piacere”, ha detto. Tuttavia, questa serie di esclusioni potrebbe influenzare il suo pensiero in vista del mercato invernale o dell’estate successiva. Non è chiaro, ma secondo fonti di MD il calciatore ha avuto opportunità di lasciare la squadra in vari momenti negli ultimi due anni, ma è stata la Real a decidere di non lasciarlo partire. Il club ha instillato fiducia nel giocatore, convincendolo che fosse nell’interesse migliore rimanere e combattere per guadagnarsi un posto.

Il prossimo giocatore da segnalare nella lista dei giovani talenti della squadra è Gorrotxategi, un anno più giovane e con meno notorietà, ma reduce da una stagione molto positiva e da un rinnovo fino al 2027 firmato a luglio 2023. Dopo aver completato il proprio percorso a Sanse, lasciando ottime impressioni con la prima squadra in due preparazioni estive, la Real lo ha ceduto in prestito al Mirandés, dove sta giocando regolarmente e si sta distinguendo in Segunda. Potrebbe averlo superato?

È il solito escluso

Quest’anno, la Real dispone di un roster più ampio, con ben 26 giocatori nel gruppo della prima squadra, e ciò ha portato Imanol a dover effettuare scelte tecniche per le convocazioni. Urko è il giocatore che di solito viene escluso. È stato escluso dalla lista fino a sette volte in 11 partite, nonostante sia sempre stato disponibile (senza infortuni) e aver partecipato all’intera preparazione, durante la quale ha accumulato molti minuti a causa delle vacanze di Zubimendi e delle Olimpiadi di Turrientes, con diverse prestazioni notevoli.

Urko ha tenido una participación mínima en los partidos desde que fue convocado en cuatro ocasiones; solo ha jugado uno y fue sustituido al término del primer tiempo. Su única aparición se dio en el encuentro contra el Rayo en Anoeta, durante el inicio de la liga, ya que Zubimendi optó por no empezar en el once inicial tras un periodo complicado en su carrera. Actualmente, Urko ocupa el vigésimo sexto puesto en el listado de convocados, el 25º en términos de tiempo de juego y el 24º en actuaciones como titular. Solo es superado por Zakharyan, quien está lesionado, los porteros y Magunazelaia, que aunque debutó en el último partido, ha sido convocado en más ocasiones. Sin lugar a dudas, su situación en el equipo es complicada, aunque Imanol afirma que “entrena a un alto nivel”. Resulta sorprendente que no estuviera en la convocatoria de su último encuentro, donde Imanol dejó fuera a Turrientes, y tampoco en el partido contra el Anderlecht, ya que se suponía que Zubimendi iba a descansar, dejando así vacantes las posiciones de ‘4’ titular y suplente. Sustituir a Zubimendi es una decisión que no se debe tomar a la ligera, especialmente con el aumento del nivel de exigencia en la Real. La pregunta que surge es: si un jugador considerado una apuesta importante por el club no tiene oportunidad en situaciones cruciales, ¿cuándo las tendrá?

¿Una apuesta del club fallida?

La Real Sociedad amplió el contrato de Urko en febrero de 2021, le otorgó un compromiso extenso hasta 2028, que fue el más largo firmado en Zubieta en ese momento. Se le veía como una gran promesa para el rol de pivote detrás de Zubimendi, o incluso como defensor central, donde fue recolocado durante el año en Segunda, aunque sin mucho éxito. Hizo su debut con el primer equipo en septiembre de 2020 contra el Real Madrid y ha estado en la dinámica del primer equipo casi de forma continua, salvo durante el mencionado año en Segunda con Xabi Alonso. A pesar de ello, ha jugado solo 12 partidos y acumulado 485 minutos en el campo desde entonces, a pesar de haber sido convocado 96 veces.

A gennaio di quest’anno gli è stato assegnato il numero di maglia della prima squadra, ma di fatto era già un giocatore di massima serie dall’agosto 2023. Ha disputato otto delle dodici partite finora, ma gli unici due incontri consecutivi in cui è sceso in campo risalgono alla passata stagione contro Getafe e Valencia, superando di poco i cento minuti totali. La sua mancanza di continuità è evidente. Potrebbe essere più una scelta della società che una decisione di Imanol. Tuttavia, sorprende non vederlo in campo per valutare le sue capacità. La Real gli ha offerto la possibilità di giocare dopo le partenze di Guevara e Illarra, ma non sembra sia stata una decisione del mister, il quale ha preferito far scendere in campo Zubimendi con costanza e utilizzare Turrientes come ‘4’ negli altri incontri.

Minime apparizioni

Senza alcun coinvolgimento, ovviamente, risulta impossibile che diventi il giocatore che la Real o Imanol desiderano. Altri giovani arrivati più tardi hanno già accumulato lo stesso numero di presenze o addirittura di più: Turrientes, Aramburu, Marín, Olasagasti, Magunazelaia e ora anche Jon Martín. Tuttavia, le sue rare apparizioni non hanno brillato, caratterizzate da alcune palle perse insidiose e difficoltà nel ripiegare in difesa, anche se ha mostrato occasionalmente la sua ottima visione di gioco e abilità nel passaggio. Ha talento, resta da capire se possa diventare un giocatore di prima fila.

Il giocatore gasteiztarra ha avuto poche opportunità di esprimere il suo potenziale durante le ampie rotazioni di Imanol, trovandosi raramente in campo con compagni di squadra forti che possano supportarlo. Con Zubimendi, ha condiviso il campo una sola volta quando quest’ultimo ha ricoperto il ruolo di difensore centrale. Non ha mai potuto giocare al fianco di Merino, Brais o David Silva, e neppure con la coppia di centrali titolari alle spalle. La pazienza di Imanol nei suoi confronti è stata limitata: non ha mai completato un’intera partita e solo in due occasioni ha superato i 60 minuti. Contro il Buñol, in Coppa, ha giocato 82 minuti, mentre contro l’Andratx è uscito dopo 68. In tre delle sette volte in cui ha iniziato come titolare, è stato sostituito all’intervallo. Urko è presente, ma non si fa sentire; il club dovrà prendere decisioni presto o tardi.

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