Ieri sera, la squadra venezuelana guidata da Aramburu logró un sorprendente pareggio 1-1 contro l’attuale campione del mondo, l’Argentina, in un match reso difficile dalle avverse condizioni atmosferiche e da un terreno di gioco in pessime condizioni.
La pioggia incessante precedente all’incontro ha riempito il campo del Monumental di Maturín d’acqua, compromettendo la possibilità di un gioco corretto. Le cattive condizioni del terreno hanno iniziato a preoccupare lo staff tecnico argentino. Nonostante questo, il fischio d’inizio è stato dato con 30 minuti di ritardo.
Aramburu ha occupato la fascia sinistra, un ruolo meno consueto per lui, affrontando l’ardua sfida di fermare le ripartenze argentine, tra cui quella di Lionel Messi. Il difensore venezuelano ha dimostrato le sue abilità, vincendo tre duelli su cinque a terra e quattro su cinque nel giocatore aereo. L’Argentina ha iniziato in modo dominante, siglando un gol con Otamendi al minuto 13. Tuttavia, la Vinotinto ha reagito, creando occasioni dall’esterno dell’area e mettendo in difficoltà l’ex portiere della Real Sociedad, Rulli, che si è rivelato uno dei migliori in campo. Alla fine, Rondón ha trovato la rete del pareggio al minuto 65, assicurando un prezioso punto per il Venezuela. Con 11 punti, la squadra di Aramburu si trova settima nella classifica per le qualificazioni al Mondiale del 2026, a solo un punto dalla Bolivia e con il Paraguay, a dieci punti, subito dietro. Il Paraguay sarà il prossimo avversario di Venezuela mercoledì 16 ottobre.