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“Riconsidererò se rimarrò o meno nell’Athletic.”

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Al momento, De Marcos goza de plena confianza como lateral derecho del Athletic, sin que nadie ponga en duda su puesto. Con 35 años, y en su decimosexta temporada como león, además de ser el capitán del equipo, el jugador alavés reflexionó sobre su trayectoria en una reciente charla con Onda Cero Bilbao.

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“Me siento en buena forma. Conozco mis capacidades y sé cuándo estoy listo para los partidos. No estoy seguro de ser el titular, ya que hay varios competidores en mi posición, pero lo fundamental es que todos estemos en óptimas condiciones, ya sea yo o cualquier otro. Eso genera una sana competencia que disfruto y me ayuda a mantenerme en forma”, explicó inicialmente.

Aunque es prematuro llegar a conclusiones definitivas, el debate sobre su continuidad se ha vuelto habitual en las últimas temporadas. De cara al futuro, De Marcos espera verificar si está en condiciones de seguir un año más y si tanto el club como el entrenador ven necesario renovarle. Sin embargo, tiene una certeza: “Cuando decido seguir en esta temporada, siento que es la decisión correcta, independientemente de cómo me vaya. Lo hago después de evaluar todo lo ocurrido en la temporada anterior y decido continuar, convencido de que puedo aportar”, aclaró.

El capitán del Athletic añadió a su reflexión que “ahora estoy probándome para asegurar que estoy en condiciones de contribuir. La temporada es extensa y hay que ir evaluando, pero me siento bien”. Al abordar el futuro, el periodista de Onda Cero Bilbao le preguntó: “¿Y el próximo año?”. Su respuesta, coherente, fue: “Tendré que analizarlo de nuevo. En años anteriores pensé que podría ser el último y, con el tiempo, ocurrieron cosas que me llevaron a tomar decisiones distintas”.

Man mano che il finale si avvicina, mi rendo conto che siamo già ad ottobre, ma non credo sia il momento giusto per fare bilanci. Nel corso della stagione, ho vissuto esperienze che sono cambiate con il tempo. Il percorso di De Marcos non è stato sempre semplice. Anni fa, un infortunio alla caviglia sembrava minacciare la sua carriera.

Parlando del suo spirito di resilienza, ha raccontato: “Ho sperimentato due stagioni difficili. Ho trascorso un anno senza intervento chirurgico che mi ha portato alla necessità di operarmi, seguito da un altro anno di riabilitazione. È stata una fase in cui ci è voluta molta pazienza. Anche io avevo dei dubbi sulla mia capacità di tornare a un buon livello, ma con l’arrivo di Marcelino ho ritrovato la sicurezza. Mi hanno supportato bene e con Ernesto ho continuato a lavorare bene. Adesso mi sento in forma, mi diverto in campo e questo è fondamentale per essere qui oggi”.

Per quanto riguarda il suo ruolo di capitano, De Marcos ha fiducia nel passaggio generazionale: “È una cosa che è sempre accaduta all’Athletic. Muni, Raúl e Dani García per noi sono stati figure chiave, proprio come Iraola, Susaeta, Gurpegi e Orbaiz in passato. Altri giocatori stanno ora prendendo il loro posto. Iñaki, Lekue, Simón e molti altri rappresentano una nuova generazione che continuerà a far progredire la squadra, indipendentemente da chi sarà presente”.

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