La Real non deve cercare altrove

Il giovane terzino venezuelano ha fatto il suo ingresso nella Real Sociedad in modo straordinario, emergendo come una delle sorprese della squadra. Il suo sviluppo è stato particolarmente evidente in seguito all’infortunio di Hamari Traoré durante la partita contro il Getafe, che ha lasciato scoperto il posto di terzino destro titolare per Imanol Alguacil.

Fin dal suo arrivo nella squadra principale, Aramburu ha dimostrato di essere pronto a raccogliere la sfida.

Occupando il ruolo lasciato libero da Traoré, Aramburu ha partecipato a quattro incontri come titolare, iniziando la sua avventura con un compito arduo: affrontare il Real Madrid. In quella sfida, ha dovuto confrontarsi con la stella Vinícius Jr., un’impresa che potrebbe spaventare un giocatore alle prime armi. Tuttavia, nonostante la sconfitta e un controverso calcio di rigore, Aramburu ha mostrato una notevole personalità, disputando una partita di alto livello e dimostrando di poter competere indipendentemente da chi si trova di fronte.

Il suo rendimento non è passato inosservato, e con il passare del tempo si è affermato nel suo nuovo ruolo, superando avversari con maggiore esperienza come Álvaro Odriozola e Aritz Elustondo.

Le performance di Aramburu sono state senza dubbio straordinarie. In diverse partite è diventato uno dei protagonisti, un compito non facile per un terzino. In incontri come quelli contro Valladolid e Valencia, il giovane calciatore ha brillato in modo eccezionale. In particolare, nella gara contro il Valencia, ha offerto la sua migliore prestazione fino ad ora, vincendo tutti i suoi duelli: 11 su 11 in contesti a terra e 2 su 2 in duelli aerei.

Sebbene non abbia avuto un ruolo da titolare nell’Europa League, la sua presenza nella formazione di Imanol è indiscutibile. È importante notare che le formazioni per la competizione europea sono state riservate principalmente alla squadra ‘B’ del giovane oriotarra. Prima della pausa, Aramburu si è distinto in una partita contro l’Atlético de Madrid, completando l’incontro senza subire un dribbling e vincendo quattro duelli su sette a terra, oltre a due su due in aria.

Un punto di riferimento per la nazionale

Le imprese di Aramburu non si fermano al club. Nella notte tra il 10 e l’11 ottobre, ha avuto l’occasione di sfidare l’attuale campione del mondo, l’Argentina, nella nona giornata di qualificazione per il Mondiale 2026. Nonostante avesse giocato nel ruolo di terzino sinistro, a lui poco consueto, il giovane ha svolto un lavoro eccezionale, contribuendo a ottenere un pareggio prezioso. In questa sfida, non ha subito alcun dribbling e ha dominato quattro duelli aerei su cinque, giocando tutti i novanta minuti con grande vigore.

Aramburu è riuscito a ritagliarsi rapidamente un ruolo centrale nella squadra venezuelana. La sua affermazione è avvenuta di recente durante la Copa América, dove il Venezuela ha fatto storia avanzando nella fase a gironi come leader, vincendo tutti gli incontri. Pur non scendendo in campo nel primo match, il suo impatto si è fatto sentire nei confronti con Messico e Giamaica, mantenendo la porta inviolata in entrambe le occasioni. Questa performance gli ha garantito un posto nella selezione ideale della fase a gironi.

Nonostante la sconfitta in quarti di finale contro il Canada ai rigori, Aramburu ha continuato a brillare con prestazioni difensive impressionanti e un assist. Attualmente, durante le qualificazioni per il Mondiale 2026, sta continuando a mostrare il suo valore, come dimostrato nel recente pareggio contro l’Uruguay e nell’ultimo incontro contro Messi.

Dopo aver disputato un secondo incontro contro il Paraguay, Aramburu farà ritorno a Zubieta, continuando a mettere in pratica quanto recentemente affermato da Imanol: “la Real ha bisogno di più calciatori come lui”.