La Real Sociedad ha avviato la sua stagione in LaLiga con una solidità difensiva che spicca, soprattutto in un contesto in cui le reti segnate non abbondano. Statisticamente, il club si posiziona come la quarta formazione meno perforata del torneo, avendo subito soltanto otto gol.
Questo risultato è in condivisione con squadre come il Betis e il Mallorca, mentre è superato solo da difese affermate come quella dell’Atlético de Madrid, con solo 5 gol subiti; il Real Madrid, a quota 6; e il sorprendente Getafe, con 7.
Tale dato colloca la Real tra le difese più stabili della massima serie spagnola, un aspetto da non sottovalutare, specialmente considerando i cambiamenti nella retroguardia rispetto alla stagione precedente.
Se confrontiamo questo inizio difensivo con le altre annate sotto la direzione di Imanol, risulta che quest’anno è il terzo in cui la Real ha subito meno gol nelle prime giornate. Il contributo del tecnico è inestimabile, poiché la difesa è stata quasi completamente ricostruita a causa della significativa assenza di Robin Le Normand, uno dei pilastri difensivi delle stagioni passate. Imanol ha saputo affrontare questa mancanza, riuscendo a trovare un equilibrio difensivo che ha portato risultati inaspettati. Zubeldia si è confermato un faro nel centro della difesa, ma la sua coppia è cambiata; il nuovo acquisto Nayef Aguerd ha assunto un ruolo fondamentale nel sistema difensivo. Aguerd, giunto negli ultimi istanti del mercato estivo, ha dimostrato una rapida integrazione nella squadra, rivelando doti difensive notevoli. La sua esperienza e calma nei frangenti decisivi sono state palpabili; infatti, la Real ha subito solo un gol da azione mentre lui era in campo.
Analogamente al marrochino, Aramburu e Javi López stanno dimostrando una notevole maturità nella responsabilità di coprire le fasce della Real, con un particolare risalto per il venezuelano. Jon Mikel è entrato nel roster con l’intento di rimpiazzare il infortunato Traoré, ma il terzino destro ha già conquistato il suo posto. A protezione della retroguardia si trova il pilastro per Imanol, Álex Remiro, che migliora anno dopo anno e ha mai avuto così tanta fiducia, riuscendo a mantenere la porta inviolata in quattro delle nove partite giocate.
Penalti: un aspetto da perfezionare. Il lavoro difensivo è di alto livello, caratterizzato da interventi chiave come durante le sfide contro il Valladolid e il Getafe, che hanno portato a guadagnare punti grazie a una solida difesa. Tuttavia, c’è ancora spazio per migliorare: i calci di rigore. La squadra di Imanol ha subito un totale di otto reti, di cui la metà da penalty. Non si può dire che la difesa sia eccessivamente aggressiva; sono stati frangenti specifici in cui si sarebbe potuto evitare di commettere fallo o di abbassare la mano. Solo Las Palmas ha ricevuto più rigori del team di San Sebastián, con il sorprendente totale di cinque calci, mentre la Real ha concesso quattro reti dagli undici metri. I due penalty concessi contro il Real Madrid hanno impedito alla Real di ottenere punti in una partita ben giocata. Contro il Mallorca, sebbene la prestazione non sia stata delle migliori, si è pagato a caro prezzo il fallo di Barrenetxea dentro l’area.