Marcos Teixeira, noto come Marcao, è uno dei giocatori più longevi della rosa del Siviglia, sebbene abbia accumulato un numero ridotto di presenze a causa di infortuni e altre difficoltà. Attualmente, il brasiliano ricopre un ruolo di capitano, indossando il braccialetto nonostante non avesse ancora raggiunto le 25 partite ufficiali.
In una recente intervista con i media del club, ha condiviso le sue esperienze, parlando di come, lo scorso estate, fosse stato escluso e della necessità di rivolgersi a uno specialista in psicologia per ritrovare equilibrio e sviluppare abitudini più sane.
“Vivendo momenti complicati, credo sia fondamentale rimanere vicini alla propria famiglia. Con mia moglie e le mie figlie, una figura chiave è stata la mia psicologa. Inizialmente pensavo fosse superfluo, ma si è rivelata essenziale. Anche il mio agente mi ha sostenuto”, ha dichiarato il difensore del Siviglia, ammettendo di non essere sulla strada giusta. La psicologa lo ha guidato verso “scelte migliori” per il suo benessere. “Non ero una persona positiva, non riuscivo ad essere un buon padre; stavo attraversando un periodo difficile. Mia moglie mi ha suggerito di chiedere aiuto. All’inizio ho accettato solo per un paio di sessioni, ma dopo la prima e la seconda, le cose hanno cominciato a sistemarsi. Questo mi ha aiutato a mantenere la calma”, ha spiegato.
Marcao ha anche ricordato un’estate complicata, in particolare quando Víctor Orta gli comunicò la necessità di cercare un altro club, poiché non era previsto nei progetti di García Pimienta. “Il Siviglia mi informò che non sarei rimasto, ma io desideravo restare. Ho chiamato l’allenatore, che affermava di essere contento, ma io non lo ero altrettanto. Pochi giorni prima del primo incontro di pre-stagione, mi ha fatto sapere che non avrei giocato. In quel momento è intervenuta la psicologa: mi ha detto di essere forte e che se desideravo qualcosa, dovevo dimostrarlo”, ha concluso.
Il calciatore brasiliano ha ricevuto proposte dall’Arabia Saudita e dalla Turchia, ma ha deciso di impegnarsi per guadagnarsi la fiducia dello staff tecnico del Sevilla. “Non volevo sentire altre offerte, desideravo rimanere. Ora mi sento fiero di essere uno dei capitani, per rivestire questo ruolo è fondamentale avere il rispetto dei compagni e del club… Gli allenatori fanno una riunione per scegliere i capitani, e tutti erano d’accordo. La cosa principale è il benessere del gruppo, se il gruppo è soddisfatto è la mia priorità. Ogni scelta che fa un capitano deve essere nel migliore interesse del gruppo. Sono felice e fiero.”