Samu Omorodion è attualmente uno dei migliori attaccanti del calcio europeo. L’ex giocatore dell’Atlético di Madrid è stato ceduto al Porto solo pochi mesi fa e ha già segnato 11 gol in 11 partite tra il club portoghese e la selezione spagnola Under-21.
Il suo straordinario inizio di stagione ha attirato l’attenzione di molte squadre importanti, e i tifosi si interrogano su come mai l’Atlético lo abbia lasciato andare in una trattativa che, da una prospettiva esterna, non sembra vantaggiosa per i rojiblancos.
Il Porto ha speso 15 milioni di euro per il 50% del suo cartellino e con soli dieci milioni in più potrà acquisire l’80% dei diritti sul giocatore. Sarà interessante osservare il suo percorso, ma le prospettive sono decisamente promettenti. In Portogallo, Javier Vidales, ex coordinatore degli scout dell’Atlético, è stato intervistato sulla situazione dell’attaccante melillense e ha espresso la sua convinzione che Samu sia destinato a diventare il successore naturale di Álvaro Morata nell’attacco della nazionale spagnola. “Diventerà il prossimo ‘9’ della squadra maggiore, e per tanti anni. Per almeno il prossimo decennio… ne sono quasi certo che parteciperà al Mondiale. Samu darà una spinta notevole all’attacco della Roja. Con la velocità e le abilità nel dribbling di Lamine e Nico, Samu avrà la libertà di operare nella zona centrale. Questo trio sarà straordinario”, ha spiegato il tecnico. Vidales, che ha seguito il giocatore del Porto quando militava nel settore giovanile del Granada, sostiene che Samu abbia un potenziale enorme e non ha dubbi sul fatto che diventerà il prossimo ‘9’ per la Spagna. “Tutta la Spagna lo stava già seguendo… a quel tempo era già inarrivabile. Sarebbe andato all’Atlético, sebbene io non fossi coinvolto in quel processo”.
Ricorda quel momento in cui si è unito all’Atlético, quando è stato coinvolto nel trasferimento di Miguel Sierra, un compagno di Samu, che lo ha supportato con numerosi passaggi nei ultimi 30 metri. L’allenatore ha messo in evidenza l’intelligenza di Samu, capace di interpretare il ruolo di due attaccanti contemporaneamente: uno faceva da punto di riferimento mentre l’altro cercava spazi. “Quando si parla di Samu, si tende a enfatizzare la sua condizione atletica, ma c’è molto di più. Non è solo un attaccante forte, che gioca spalle alla porta e mantiene il possesso per servire i compagni. La sua intelligenza è notevole. Avere lui in campo è come schierare due attaccanti usando un solo giocatore”, ha spiegato. “Samu si comporta come se fosse due in uno. Da un lato, tiene occupati i difensori; dall’altro, cerca opportunità in profondità. Se gli spazi sono limitati, funge da ‘nove’ e, in caso di marcatura stretta, riesce a trovare varchi”. Vidales, da poco tornato a Las Palmas per dedicarsi allo scouting dei tecnici della prima squadra, ha anche lodato la sua sete di apprendimento e la voglia di migliorarsi. Secondo lui, il FC Porto è il club ideale per il suo progresso. L’ex coordinatore degli scout dell’Atlético di Madrid pensa che l’ambiente creato da Andoni Zubizarreta al FC Porto faciliterà una rapida evoluzione per Samu. “Ha un grande futuro davanti a sé e, in più, ha una forte motivazione. Proviene da una famiglia semplice e ha una gran voglia di imparare. Per il suo stile di gioco, per il campionato portoghese e per la sua regolare presenza nella Champions League, il FC Porto è il club perfetto per lui”.
Siamo certi che l’ambiente che Zubi ha pur creato attorno a Samu contribuirà alla sua rapida evoluzione”, ha concluso.