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La decisione che colpisce sfavorevolmente il Celta contro il Real Madrid

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Venerdì scorso, il Comitato di Appello ha rigettato le contestazioni avanzate dal Celta riguardo all’espulsione di Ilaix Moriba durante la partita contro Las Palmas. Il giocatore del club galiziano è stato sanzionato dal direttore di gara Cordero Vega al minuto 52 per aver “falciato un avversario in modo imprudente durante il contrasto per il pallone”.

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Solo due minuti più tardi, ha ricevuto un’altra ammonizione per lo stesso motivo: “falciato un avversario in modo imprudente”. Di conseguenza, al momento di riportare le espulsioni, è stato annotato: “Al minuto 54 è stato espulso per doppia ammonizione”. Nelle contestazioni presentate all’organo federale di secondo grado, il Celta ha ribadito di aver riscontrato un “errore materiale palese nel verbale arbitrale”. Ritiene che i cinque video forniti dimostrino chiaramente che il calciatore del Celta non ha colpito l’avversario in nessuna delle due situazioni. Inoltre, il Celta afferma che la qualificazione di “imprudente” è infondato, poiché il giocatore di Las Palmas non ha subito infortuni dopo i contatti. Riguardo alla prima azione, il contatto con la cadera del sig. Kourouma non ha causato alcun danno fisico. Per quanto riguarda la seconda azione, il sig. Kourouma ha affrontato il pallone in modo completamente corretto, anticipando il suo avversario e ritirando persino le gambe poco prima dell’impatto, rendendo quindi scorretto il fatto che fosse considerato “imprudente”. Perciò, entrambe le ammonizioni deriverebbero da evidenti errori materiali.

La Commissione di Appello, nel suo pronunciamento, riconosce che le prove video potrebbero rendere credibile la versione del club che fa ricorso. Tuttavia, anche se tale versione risultasse la più plausibile, “l’evidente errore materiale non viene considerato, poiché esiste una minima coerenza tra le immagini e quanto riportato nel verbale, coerenza presente in questa situazione (cioè il giocatore ammonito ha effettivamente atterrato due volte un avversario durante il gioco).”

La Commissione osserva che “nella prima azione è evidente come il giocatore ammonito colpisca l’avversario con la parte sinistra del corpo, facendolo cadere. Inoltre, in uno dei video è chiaro che l’arbitro stava osservando i due giocatori e l’azione che si stava svolgendo. Per quanto riguarda la seconda azione, il Comitato nota che c’è stato un contatto, e l’avversario finisce a terra, quindi è stato effettivamente abbattuto. L’arbitro è posizionato a breve distanza, osservando l’azione.”

In aggiunta, il secondo organo disciplinare fa notare che “le prove presentate dal club ricorrente non permettono di concludere in modo inequivocabile che non ci sia stato un contatto o un abbattimento da parte del giocatore ammonito. L’unica condizione che potrebbe dimostrare l’esistenza di un errore materiale nel verbale e che porterebbe la Commissione di Appello ad accettare il ricorso, sarebbe l’assoluta inconciliabilità tra le immagini e il contenuto del verbale, il che significherebbe che le immagini escluderebbero senza dubbi l’azione descritta nel verbale, cosa che in realtà non si verifica.”

D’altra parte, riguardo alla definizione dell’azione come “temeraria”, è importante sottolineare che si tratta di una questione al di fuori delle competenze di questo Comitato di Appello. Di conseguenza, il Comitato stesso ritiene che “non si possa riconoscere l’errore materiale evidente invocato dal club in appello, indipendentemente dal fatto che quelle immagini possano essere in accordo con altre narrazioni sui fatti.” Pertanto, viene confermata la sanzione per doppia ammonizione. Ora il Celta ha la possibilità di presentare ricorso al TAD e richiedere misure cautelari per poter schierarsi domani contro il Real Madrid.

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