Quando si parlava di partita di bocadillo, generalmente pensavamo a un significativo diverso. Questo strano orario rende difficile la pianificazione familiare per qualsiasi tifoso dell’Athletic. Non è certo un orario da calcio. Tuttavia, ci aspettiamo un pubblico numeroso a San Mamés.
Nonostante le assenze, la rosa è sufficientemente forte per affrontare una squadra appena promossa come l’Espanyol. Nei prossimi otto giorni, scenderemo in campo per la Europa League contro il Slavia Praga, seguiti da una trasferta a Maiorca per affrontare l’ultimo avversario in Coppa.
L’obiettivo resta quindi quello di dosare le energie senza rinunciare alla competizione. A tal fine, le squadre ampie diventano fondamentali. In porta non ci sono dubbi, la squalifica di Paredes chiarisce i difensori centrali. Gradualmente, recupereremo anche Yeray. Negli esterni, avremo spazio per tutti durante la settimana. Il centrocampo è quello con più incognite, soprattutto a causa della sua affollamento. Prados, Galarreta e Jauregizar si contenderanno due posti, con possibile riposo per Herrera. E Canales? Speriamo bene. In attacco, Williams e Guruzeta, insieme a un Berenguer in forma, avranno la loro chance. Non c’è fretta per il rientro di Sancet; avremo bisogno di lui questa stagione. È il momento per Unai Gómez. Vedremo se Djaló riuscirà a dirimere le sue incertezze, sia personali che esterne. Deve superare l’ansia ed acquisire fiducia, che si ottiene solo giocando. Non escludete la sua presenza nell’undici contro l’Espanyol; potrebbe rappresentare un’opportunità importante in vista dei match futuri. Un altro elemento utile in squadra. Riguardo alle sanzioni, dopo gli inaccettabili incidenti causati da chi non ha mai indossato i colori dell’Athletic, è necessario che il club prenda provvedimenti severi contro di loro.
È giunto il momento di fare tutto il possibile per allontanare dal nostro club chi ne macchia la reputazione e, inoltre, mette a rischio coloro che si recano a vivere e sostenere i nostri colori. Voglio ribadire che chi desidera provocare fa bene a farlo lontano da chiunque e da un evento pensato per tutti come una partita di calcio e il nostro Athletic. È semplice restare tra di loro. Non hanno bisogno di noi e non vogliamo partecipare alla loro “festa”. Anche se non lo comprendono, la verità è questa: chi crea problemi ne deve affrontare le conseguenze. Presto, durante l’Assemblea dei Compromissari, avremo la possibilità di valutare il costo che questi comportamenti hanno per i soci. Se non ci fossero sanzioni per chi ignora i segnali stradali o se queste venissero distribuite tra tutta la popolazione, nessuno le rispetterebbe. Esistono delle regole, e basta con il fatto che le azioni di pochi infami ricadano su tutti noi. Dobbiamo ricordare che in realtà si tratta solo di quattro individui inaccettabili. Gli altri soci non devono essere chiamati a rispondere per il loro vandalismo. Siamo totalmente solidali con la nostra dirigenza e la commissione disciplinare. Se tutto procede come previsto, ci rivediamo tra sette giorni.