Dopo la sconfitta contro la Real Sociedad, Míchel Sánchez ha offerto una riflessione sul match, evidenziando un’autocritica e la carenza nella creazione di opportunità da parte della sua squadra. Sebbene il Girona abbia mostrato alcuni segmenti di buon gioco, l’efficacia in fase offensiva non ha soddisfatto le attese.
L’allenatore ha elogiato la solidità difensiva degli avversari, riconoscendo la difficoltà di superare la loro organizzazione. Míchel ha riassunto la gara dicendo: “Abbiamo faticato a creare occasioni, nonostante la Real giochi una buona difesa. Nella ripresa, loro si sono sentiti a loro agio con il possesso, ma sono fiducioso che il nostro gruppo abbia mostrato carattere e determinazione”.
Secondo Míchel, manca la capacità di generare più occasioni. Ha anche fatto notare l’intensa pressione esercitata dal Girona nei primi trent minuti, ma ha evidenziato come le perdite di palla abbiano influito negativamente sulle prestazioni a centrocampo. “La pressione è stata notevole, anche se non siamo riusciti a segnare. A centrocampo non abbiamo trovato una struttura forte per migliorare il nostro rendimento; però non ci tireremo indietro, poiché questo non è il nostro stile”, ha aggiunto.
Un altro argomento affrontato riguardava le assenze nel team, ammettendo che la mancanza di giocatori chiave ha reso più difficile sviluppare un attacco efficace. “Senza Asprilla, Bryan, Abel, Viktor e Oriol, la situazione è complicata. Abbiamo provato Van de Beek in una posizione più avanzata, ma non è un esterno puro”. Ha anche sottolineato l’assenza di precisione negli ultimi passaggi e nei traversoni, che hanno ostacolato una migliore posizione in area avversaria. A livello individuale, Míchel ha apprezzato il lavoro di Miovski, nonostante la sua recente adattabilità alla competizione, e ha messo in risalto la prestazione di Arnau, lodando la sua capacità di recupero e comprensione del gioco. “Arnau ha disputato una gara superlativa finché ha avuto energie, ed è stato fantastico nel recuperare palloni”.
Era consapevole della stanchezza, ma ha dato la priorità all’intelligenza rispetto alla condizione fisica del giocatore francese”, ha spiegato. Alla fine, il tecnico ha sottolineato l’importanza del supporto dei tifosi in questo percorso di crescita, evidenziando l’impegno e i sacrifici dei suoi atleti. “I tifosi devono comprendere il viaggio che stanno affrontando i giocatori. Non so se stiamo giocando bene, ma ci proviamo e gli errori sono parte del gioco”, ha ammesso, anche se la sua riflessione andava oltre. “Giocare secondo le nostre ambizioni non è semplice e oggi ci siamo trovati di fronte a una squadra con 14 giocatori internazionali. Loro detengono il quarto posto per possesso palla in LaLiga, mentre noi siamo secondi”, ha concluso.