Il presidente de LaLiga, Javier Tebas, ha dichiarato che sta lavorando per la dissoluzione legale del Frente Atlético, evitando di esprimere giudizi sulle azioni dell’Atlético de Madrid in merito. Ha anche richiesto maggiori poteri sanzionatori per la sua organizzazione e misure innovative come i tornelli biometrici per identificare i violenti.
“Non mi pronuncerò sulla sufficienza della sanzione all’Atlético. Ciò che posso dire è che il nostro impegno è per ottenere la dissoluzione del Frente Atlético, affinché ci siano tifosi presenti, ma senza quell’organizzazione,” ha affermato.
Tebas ha partecipato a un incontro dal titolo “Riflessione sulle strategie per combattere il discorso d’odio nel calcio professionistico,” organizzato da LaLiga, e ha sottolineato che il Frente Atlético ha già un passato di atti che giustificherebbero la sua dissoluzione.
“Si potrebbe dire che sono 60 o 100, ma c’è molta gente che, attraverso il silenzio, la propria condotta o sorridendo alle azioni, è altrettanto colpevole,” ha aggiunto.
Il presidente di LaLiga ha scelto di non commentare l’adeguatezza delle misure adottate dall’Atlético de Madrid in risposta agli incidenti del derby, per i quali il club ha subito una sanzione con la chiusura parziale dello stadio per un incontro, imposta dai comitati disciplinari della RFEF, e ha ricevuto la proposta di chiusura totale per due settimane dalla Commissione Antiviolenza. “Non mi esprimerò su cosa sia corretto e se possano farlo. Ogni organizzazione deve elaborare la propria strategia. Io conosco le mie e riteniamo che avremmo potuto implementare un sistema di identificazione degli spettatori più efficace e rapido rispetto a quanto visto finora,” ha concluso.
Con l’intento di migliorare la sicurezza negli stadi, Tebas ha enfatizzato come LaLiga intenda adottare “tecnologie appropriate in specifiche aree degli impianti per identificare con maggiore efficienza chi commette atti di violenza o intolleranza, o chi lancia oggetti sul campo”. Ha espresso la volontà di installare tornelli biometrici nelle sezioni riservate ai tifosi ospiti e negli spazi di animazione, ma ha lamentato che l’Autorità Garante della Privacy ha negato tale possibilità, avvertendo di gravi conseguenze legali. Questo, ha aggiunto, è accaduto nonostante le denunce provenissero da gruppi in quell’area che cercano di rimanere anonimi per evitare riconoscimenti.
Tebas ha quindi affermato che se fosse necessaria una modifica della normativa attuale, “dovrebbe avvenire immediatamente”. Ha sottolineato come, in determinate situazioni, i club si sentano “ostaggi” di comportamenti inaccettabili e spesso non posseggano gli strumenti per affrontarli. Ha ribadito la necessità di avere poteri adeguati per intervenire e allontanare i colpevoli. Riconoscendo le preoccupazioni sollevate dall’Atlético Madrid riguardo agli effetti collaterali delle azioni, ha fatto notare che non riguarda solo chi commette l’atto, ma anche chi assiste e non reagisce.
Infine, riguardo alla presenza del Real Madrid nella Commissione Delegata di LaLiga, Tebas ha dichiarato che le sue decisioni non saranno influenzate dalla presenza del club e ha ricordato che il club blanco già partecipa ad altre istanze, come quella relativi ai diritti di trasmissione. Ha concluso affermando che agirà sempre nell’interesse della Lega.
Continueremo a opporci alla Superlega e a difenderci da tutte le numerose accuse ricevute. Affronteremo ogni denuncia che ci viene mossa, impegnandoci a fare ciò che è più vantaggioso per il campionato. Non c’è altro da aggiungere”, ha concluso.