Il presidente de La Liga, Javier Tebas, ha commentato oggi sulla lamentela di Marcelino riguardo al rigore assegnato al Getafe durante la partita a La Cerámica, affermando: “Se si lamenta di tutto, continui a farlo, ma non c’è molto altro da dire”.
Ha aggiunto che il tecnico asturiano ha il diritto di esprimere il suo dissenso, ma che questa è solo un’altra delle sue lamentele. Il tecnico ha accusato l’arbitro VAR Figueroa Vázquez per l’episodio del rigore che ha compromesso la vittoria della sua squadra, terminata in pareggio (1-1).
Marcelino ha messo in evidenza che l’arbitro non dovrebbe essere “protagonista” in situazioni come quella e ha notato che si tratta di un arbitro retrocesso.
Tebas ha sottolineato che Figueroa Vázquez è scelto dal Comitato Tecnico degli Arbitri e le decisioni fanno parte della loro gestione. Non avendo visionato il momento incriminato, ha comunque detto che per Marcelino, che si lamente sempre, è solo uno dei tanti casi. Ha delimitato la discussione sul rigore concesso per il colpo di Albiol a Yildirim, dichiarando infine che l’assenza di rigori simili dipende dalle decisioni del direttore di gara. Inoltre, Marcelino ha evidenziato la difficoltà dell’utilizzo del VAR da parte di arbitri giovani quando si confrontano con i più esperti, sostenendo che spesso le decisioni siano influenzate da dinamiche di gruppo. Ha anche menzionato che non capiva affatto la decisione per il rigore, avendo visto un contatto di gioco proprio davanti all’arbitro, che ha scelto di non fischiare.
Siamo in una situazione in cui gli allenatori non sono concordi, ma poiché la decisione spetta a un comitato, dobbiamo rispettarla”, ha aggiunto.