La storia di Juan Pedro Ramírez López, noto come ‘Juanpe’, ha preso una piega nuova e memorabile con il suo primo gol in Europa, contribuendo così a una vittoria storica per il Girona. Dopo quasi dieci anni nel club, il difensore delle Canarie si è reso protagonista nella Champions League con una rete su punizione contro lo Slovan Bratislava, un momento celebrato in modo particolare.
Anche se il tempo di gioco per Juanpe è stato limitato, il suo contributo alla squadra è indiscutibile: è il secondo atleta con il maggior numero di presenze nella storia del Girona con 249 partite in totale.
Il gol non è stato significativo solo per la sua realizzazione, ma anche per l’importanza che ha per uno dei leader della squadra.
Juanpe, uno dei capitani, rappresenta un simbolo di dedizione e fedeltà verso il club, e il suo impatto va oltre le statistiche. L’emozione del momento è stata evidente nella reazione dei suoi compagni, che non hanno risparmiato complimenti e attestati di stima, pienamente consapevoli del valore che questo successo ha per lui e per il Girona. È stato un tributo alla sua carriera e alla sua funzione di guida, sia dentro che fuori dal campo.
Miguel Gutiérrez ha condiviso il suo entusiasmo, lasciando trasparire la fiducia che ripone in Juanpe. “Sono davvero felice per lui, lavora duramente nonostante non giochi molto e ha una grande umiltà,” ha dichiarato il terzino, sottolineando il sorriso contagioso che porta sempre con sé. Ha anche rivelato il talento di Juanpe nelle situazioni di palla inattiva, affermando: “Anche se suona un po’ strano, è il centrale che calcia meglio le punizioni. Sapevo che sarebbe andato in rete e, appena ho visto dove era la punizione, ho capito che era il suo momento di tirare,” aggiungendo così ulteriore valore a quel momento unico.
In questa stagione, pur avendo avuto meno tempo di gioco, Juanpe rimane un elemento fondamentale per l’equilibrio emotivo del gruppo. Míchel ha sottolineato il suo ruolo di esempio per i più giovani, evidenziando l’importanza di avere giocatori come lui nella squadra. Il difensore ha vissuto un momento di grande entusiasmo quando è stato celebrato da oltre 9.000 tifosi che hanno intonato il suo nome allo stadio Montilivi, sia prima che dopo la sua punizione. Non sorprende che il giocatore fatichi a capire pienamente quanto accaduto. “Sono davvero felice, è una giornata da sogno. Questi incontri sembravano irraggiungibili, li seguivamo solo in televisione. Pensavamo fosse impossibile partecipare a una competizione del genere e ora il sogno è diventato realtà,” ha dichiarato con calore.