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In assenza di un attaccante decisivo, i gol vengono suddivisi tra i vari giocatori

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La Real ha avviato la stagione 2024/25 affrontando alcune difficoltà nella realizzazione di reti. Finora, ha giocato tredici partite, di cui dieci in LaLiga e tre in Europa League, riuscendo a segnare solo 12 gol, un dato che rappresenta un calo significativo rispetto alla scorsa stagione, in cui i gol erano stati 22.

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Attualmente, la squadra occupa una posizione delicata, poiché solo il Leganés (sei gol) e il Getafe (sette gol) hanno registrato meno reti, affiancando il Valladolid, che ha segnato otto volte. Tuttavia, nonostante questo inizio difficile, ci sono segni di ottimismo.

Negli incontri disputati, la Real ha mostrato segni di miglioramento nella capacità di segnare. È interessante notare che ben dieci giocatori hanno trovato la rete, evidenziando una buona distribuzione dell’impegno offensivo. Tra i marcatori, Óskarsson e Kubo si distinguono, avendo entrambi realizzato due gol. Altri come Zubimendi, Brais Méndez, Barrenetxea, Marín, Sucic e Oyarzabal hanno contribuito con una rete ciascuno; in seguito all’incontro di giovedì, anche Pacheco e Sergio Gómez hanno aggiunto il loro nome alla lista dei marcatori.

Inoltre, i dati recenti degli ultimi quattro incontri sono incoraggianti, con cinque gol segnati da cinque giocatori diversi.

Nel contesto della LaLiga, la Real Sociedad si trova attualmente in fondo alla classifica per quanto riguarda le reti segnate, messe a confronto con altre squadre in competizione europea. Ad esempio, il Barcellona ha segnato 43 gol, seguito dal Real Madrid, mentre il Betis con 16 e il Girona con 15 sono quelli che hanno fatto leggermente meglio rispetto alla Real.

La Real Sociedad si distingue come uno dei club con il maggior numero di goleatori, posizionandosi al secondo posto in questa classifica. Solo il Girona la supera, avendo 12 giocatori che hanno segnato almeno una rete, nonostante la squadra abbia realizzato 15 gol in totale. La Real è in compagnia del Barcellona, del Real Madrid e dell’Athletic, tutte con 10 marcatore.

Rispetto alla stagione precedente, i primi 13 incontri furono suddivisi in dieci partite di campionato e tre di coppa europea, ma il totale dei gol segnati era significativamente più alto. La squadra di Imanol aveva messo a segno 22 reti, anche se il numero di goleador era inferiore, fermandosi a sette, compreso un autogol del Granada. Rimangono lontani i cinque gol realizzati da Brais, Oyarzabal e Kubo nelle stesse circostanze.

Orri fatica a trovare il suo posto
Non riesce ancora a fermarsi nel gruppo dei titolari indiscutibili di Imanol
Uno dei marcatori della Real è Óskarsson, che insieme a Kubo conduce la classifica interna dei cannonieri con due reti.

È arrivato all’ultimo giorno di mercato e ha impiegato sei partite per segnare i suoi primi due gol con la squadra. Nonostante un buon inizio, l’islandese non riesce a trovare una posizione stabile come attaccante di riferimento.

Imanol sta facendo molte più rotazioni rispetto agli anni passati e, come ha detto dopo la partita contro il Maccabi, il successo è dovuto anche a queste scelte, ma Orri non riesce a diventare un elemento fisso. In ambito europeo, Sadiq sembra essere l’attaccante principale, avendo iniziato le due partite in cui è stato disponibile. Oyarzabal è visto dal tecnico come un giocatore versatile, utilizzato spesso in attacco.

La situazione di Óskarsson è piuttosto singolare. Finora non ha completato alcuna partita e non è mai stato presentato come titolare in due gare consecutive.

La sua prima apparizione da titolare è avvenuta a Valladolid, dove però è stato sostituito al minuto 61 dal capitano. Nella sfida successiva contro il Niza, non ha giocato più di 12 minuti. Il match successivo in cui è partito titolare è stato contro l’Anderlecht, insieme a Sadiq, ma è stato sostituito a soli 15 minuti dalla fine; nella partita seguente non ha preso parte a nessun minuto. L’ultima volta che Orri è partito dall’inizio si è verificato lo stesso: ha iniziato contro il Girona, avendo due ottime occasioni che non si sono concretizzate in gol, ma al minuto 65 è tornato in panchina. Infine, giovedì contro il Maccabi non ha giocato affatto, segnando così la sua seconda partita senza minuti sul campo.

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