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Pellegrini ha dichiarato: “Non mi preoccupa affatto la statistica personale.”

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Tra poco meno di un mese, Manuel Pellegrini affronterà sfide significative con il Real Betis contro avversari e competizioni che storicamente si sono rivelati difficili. Si preparano per il derby contro il Sevilla, le sfide in ambito europeo e i confronti con l’Atlético, squadra contro la quale non ha mai ottenuto vittorie in campionato, così come contro il rivale tradizionale.

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“L’Atlético è un avversario di grande livello, rinforzato notevolmente e con un allenatore che ha lasciato il suo marchio nel tempo, portando con sé numerosi successi. Dobbiamo affrontare la partita in modo completo se vogliamo portare a casa dei punti”, ha dichiarato il tecnico cileno durante la conferenza stampa di sabato.

Il Betis si presenta al match contro l’Atlético dopo aver subito un’altra battuta d’arresto nella Conference, dove ha raccolto solo un punto in due partite, nonostante fosse inizialmente visto come uno dei favoriti per arrivare almeno alle semifinali. “Riguardo alla Conference, ho sempre espresso le mie idee chiaramente. Spesso si sottovalutano alcune squadre, e giocare su tre fronti è complesso e richiede energie ai giocatori, dal giovedì alla domenica. Per questo motivo, è fondamentale variare il gruppo e continuare a combattere per la qualificazione. Naturalmente, l’idea di vincere tutte e sei le partite e ottenere 18 punti è una prospettiva. Io mi focalizzo sul primo obiettivo di qualificarmi, auspicabilmente tra le prime otto”, ha continuato a spiegare l’allenatore del Betis.

Pellegrini ha anche avuto un incontro venerdì con il direttore sportivo Manuel Fajardo, Joaquín Sánchez e Alexis Trujillo prima dell’allenamento, sebbene la discussione non fosse relativa a potenziali trasferimenti per gennaio, come chiarito dal tecnico: “Ieri abbiamo parlato con Manu Fajardo, Joaquín e Alexis di argomenti che non riguardano direttamente i calciatori o di eventuali acquisti”.

Non è stato affrontato alcun argomento che non sia attuale, considerando che la direzione sportiva sta lavorando a lungo termine. Attualmente, non ci stiamo concentrando su ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi di dicembre o gennaio. Abbiamo discusso di varie questioni senza grande rilevanza. L’umore della squadra potrebbe essere influenzato dall’ultimo pareggio contro il Copenaghen, dove abbiamo perso due punti che potrebbero rivelarsi cruciali per la qualificazione. Tuttavia, ci sono ancora quattro partite da giocare in questo torneo, e ho già sottolineato che se non ci qualifichiamo sarebbe preoccupante, poiché significherebbe che anche nelle prossime partite non avremmo dato il massimo. La competizione è finita e ora dobbiamo concentrarci sulla Liga, pensando esclusivamente a come affrontare l’Atlético di Madrid.

Bakambu è stato sostituito giovedì a causa di una leggera contrattura, ma non avrà problemi a giocare, quindi il mister cileno potrà continuare a utilizzare il 4-4-2 delle ultime partite. Bakambu è in condizione di essere convocato e valuteremo quanto giocherà. Per quanto riguarda il sistema di gioco, è fondamentale considerare le caratteristiche dei giocatori, poiché questi definiscono il nostro stile di gioco. Attualmente, potremmo adottare un approccio più diretto rispetto a quando avevamo un giocatore capace di gestire i tempi di gioco, ma ciò non dovrebbe influire sui risultati. Vogliamo sempre avere i giocatori al 100% per avere alternative. Adesso è importante mantenere questo modello e prepararsi per la prossima partita, tenendo conto dell’attuale roster a disposizione.

Pellegrini è stato interrogato riguardo alla necessità di rinforzi durante il mercato invernale e ha evitato di esprimere un giudizio chiaro: “È prematuro commentare sulla rosa attuale. Ci sarà molto tempo fino a gennaio, e le situazioni possono cambiare rapidamente. Attualmente, ciò che conta è concentrarci sui giocatori a disposizione, indipendentemente dagli infortuni, e cercare di fare una buona stagione. Dobbiamo proseguire nei tornei come la Coppa del Re, la Conference e la Liga, quest’ultima la più impegnativa, giocata ogni domenica.”

Inoltre, nonostante Pellegrini non sia riuscito a ottenere una vittoria contro Simeone nei loro otto incontri da quando è al Betis (con sei sconfitte e due pareggi), gli è stato chiesto se abbia tratto lezioni da questi match. Ha risposto che, come allenatore, la sua intenzione non è solo quella di imparare da una singola partita contro l’Atlético di Madrid, ma di acquisire nozioni quotidianamente in un campo in continua evoluzione, specialmente grazie alle nuove tecnologie. “Studiamo tutti gli avversari – ha aggiunto – e ho sempre detto che la differenza finale la fanno le prestazioni individuali. Stiamo cercando di mantenere il nostro stile di gioco, indipendentemente dal rivale, apportando alcune variazioni. Le statistiche possono variare, ma ciò che conta davvero per me è la visione complessiva delle performance, in linea con le aspettative del nostro staff, del club e dei tifosi.”

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