Gravi difficoltà per l’Alavés. Gli uomini di babazorros hanno subito la loro quinta sconfitta consecutiva contro un Rayo Vallecano che ha giocato in dieci per oltre 70 minuti, rimanendo così a soli due punti dalla zona retrocessione. Da parte loro, i vallecanos si ritroveranno settimi, in attesa delle partite di Betis e Osasuna domani.
Per cercare di rompere questa serie negativa, García Plaza ha optato per una difesa a tre, non potendo contare né su Abqar, squalificato, né su Sedlar, infortunato. La formazione 3-4-2-1 non ha però dato i frutti sperati, con i suoi giocatori in evidente difficoltà nei primi minuti.
Il Rayo ha creato tre occasioni limpide nei primi dieci minuti: due di Camello, entrambe finite fuori, e una di Isi, respinta da Sivera. Il pericolo proveniva, in particolare, dai piedi di De Frutos, in forma smagliante da quando è arrivato a Vallecas.
Quando sembrava che il gol del vantaggio fosse solo una questione di attesa, Mumin ha commesso un errore grave, colpendo Toni Martínez da ultimo uomo. Inizialmente ammonito con un cartellino giallo, il ghanese ha ricevuto un rosso diretto dopo il controllo VAR di Cordero Vega. García Plaza ha subito modificato le sue strategie, inserendo Joan Jordán per Mouriño, ma l’Alavés continuava a faticare.
Nel secondo tempo, però, il fiato corto ha iniziato a pesare sui giocatori del Rayo, permettendo a Carlos Martín e Jordán di tentare la sorte con due conclusioni in un solo minuto. Ma il vero brivido per il pubblico di Vallecas è arrivato da Carlos Vicente, che al 58’ ha perso un duello diretto con Batalla, decisivo per mantenere la porta inviolata.
Íñigo non aveva una visione chiara della situazione, così decise di prendere una decisione radicale, inserendo Gumbau e Embarba, oltre a schierare un altro difensore dopo 45 minuti di svantaggio numerico per supportare Lejeune. La scelta si rivelò fortuna per il pamplonés, poiché il goal decisivo (e fortunato) del 1-0 arrivò grazie a una combinazione sulla sinistra tra Embarba e Gumbau, il cui tiro colpì la traversa e finì nella propria rete, complice una straordinaria parata di Sivera.
