David Vidal affronta ogni argomento: il confronto tra il calcio di oggi e quello di una volta, le sue opinioni su Barça e Real Madrid, e le riflessioni su Cruyff…

Il leggendario allenatore David Vidal continua a trasmettere il suo carisma e la sua passione per l’allenamento. A 72 anni, attualmente senza una squadra, riflette in occasione del nuovo annuncio di FNAC, di cui è protagonista. Esamina, come sempre in modo diretto, alcuni temi attuali e si propone per guidare un nuovo team.

Inoltre, condivide la sua passione per le immersioni subacquee. Ecco alcune delle sue affermazioni più significative dal video.

Futuro del calcio rispetto al passato
“Il calcio odierno è decisamente superiore a quello di un tempo; nel passato, per esempio, i portieri lanciavano il pallone in maniera casuale.”

La nazionale spagnola
“È stata una scelta azzeccata quella del nuovo commissario tecnico.

Ha un vantaggio unico rispetto ad altri, poiché ha già allenato la under-20 e conosce tutti i giocatori. Cambiare allenatore ora creerebbe solo confusione, dato che ha un legame profondo con molti della squadra. Serve pazienza, ma sta facendo un ottimo lavoro.”

Sul Barcellona e il Real Madrid
“Ritengo che il Barcellona non abbia un grande collettivo, ma solo una buona rosa di talenti promettenti. Parlo un po’ da lontano. Riguardo al Real Madrid, come al solito, deve mantenere il suo prestigio, ha una storia invidiabile nelle competizioni europee che nessuno può negare.”

I portieri più forti
“Ho avuto l’opportunità di allenare alcuni dei migliori portieri al mondo. Ho avuto Willy Caballero a Elche e Keylor Navas ad Albacete. Ho inoltre lavorato con Julen Lopetegui, Pedro Jaro e Pepe Szendrei, un internazionale ungherese. Tra di loro, il più basso misura 1,85 m. Per segnare a questi portieri, il pallone deve essere colpito con grande forza, bisogna avere una buona precisione, altrimenti sarà impossibile fare gol.”

### L’importanza della formazione giovanile

“Il Cádiz non investe adeguatamente nella propria formazione giovanile. Durante il mio periodo, con il massimo rispetto, ho contribuito a formare e sviluppare giocatori come Kiko, Quevedo, Arteaga, Cortijo, Barla, Calderón, José González, Raúl Procopio e molti altri. Tutti questi calciatori provenivano da Cádiz e dalla sua provincia, e la squadra stava sostenendo un buon percorso. Il Cádiz competiva a livelli alti e tutti questi calciatori sono stati trasferiti. Da Cádiz e dalla provincia arrivano talenti davvero notevoli.”

### Riprendersi il ruolo di allenatore

“Un allenatore deve avere una comunicazione efficace con i giocatori. È fondamentale saper trasmettere il proprio messaggio, poiché ci sono 25 giocatori in rosa, di cui solo 11 sono in campo e 14 si aspettano di scendere in gioco. Bisogna mantenere soddisfatti questi 14.”

“Attualmente sono un po’ in disparte e non capisco il motivo. Avendo lavorato nella formazione giovanile del Cádiz per portarlo in prima divisione, sarebbe logico che mi chiedessero di seguire il settore giovanile nella squadra secondaria. Se ci sono riuscito a 40 anni, ora che ho 70 ho ancora più esperienza da offrire.”

### Il rigore alla Panenka

“Non è corretto eseguire un rigore in questo modo. È un modo per umiliare il portiere. I calciatori si fermano, il portiere si tuffa e la gente inizia a ridere. Si tratta di una vera umiliazione e dovrebbe essere vietata.”

Una volta mi ricordo che il Barcellona venne a giocare a Las Gaunas. Il terreno di gioco era in condizioni particolari (ride), e Cruyff, vedendo la situazione, esclamò: “¿Ma che cos’è questa roba?!”. Il campo era davvero trascurato… “Non si vede nemmeno la palla!” Gli spiegai che non era possibile tagliare l’erba perché aveva piovuto. “Caspita, non so come faremo a giocare,” disse. Gli mostrai come era il campo (gesticolando in alto), ora non si potrebbe più fare una cosa del genere. Alla fine finimmo con un pareggio (ride). Non è corretto ciò che ho fatto e riconosco che non è stato giusto, ma quel punto nessuno può togliercelo.

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