Lo scorso venerdì, l’Espanyol ha dato il via alla giornata 11 di LaLiga EA Sports, affrontando il Sevilla nella propria casa. Il team si prepara anche per la sua prima sfida di coppa in Galicia, prevista per giovedì, a distanza di sei giorni dall’ultima partita, e a meno di 72 ore dall’incontro di campionato previsto per domenica a Montjuïc, dove affronterà una squadra che ha disputato una partita sabato scorso.
Questa squadra, insieme ad altre tre che parteciperanno alla Supercopa di Spagna (Mallorca, Athletic e Real Madrid), è esente dalla prima fase del torneo a eliminazione diretta. Una situazione simile riguarda anche l’Alavés, che ha giocato in coppa martedì e sfiderà il Mallorca venerdì, con un intervallo di 72 ore tra le due partite.
Anche il Betis è coinvolto, poiché gioca giovedì contro il Jévora e domenica, quindi 72 ore dopo, contro l’Athletic. Se non ci fosse stata la tragica DANA, il Valencia si sarebbe trovato nella stessa situazione, avendo giocato in coppa mercoledì prima di ospitare il Real Madrid sabato. A livello logico, le squadre che affrontano i contendenti della Supercopa, che hanno avuto una settimana “pulita”, avrebbero dovuto godere di un intervallo maggiore tra la loro partita in coppa e quella di campionato, essendo iniziata la prima fase della coppa martedì. Tuttavia, non è così. Il ‘monito degli orari’, che in passato ha suscitato sorpresa per le programmazioni illogiche, sembra esser tornato in auge. Nel frattempo, l’Espanyol mantiene un ufficiale silenzio. Non sono state presentate proteste né reclami a chi di dovere, e non ci sono stati dibattiti o articoli in prima pagina, probabilmente a causa della mancata notorietà del club. Tuttavia, qualcuno all’interno degli uffici dell’Espanyol avrebbe dovuto far sentire la propria voce, anche se ciò non cambiasse nulla. Solo per far sapere. Altrimenti, si rischia di alimentare il ‘monito’.